Sono i due politici, eletti alle scorse elezioni regionali, che potrebbero rischiare di uscire dal Consiglio della Toscana a seguito del ricorso presentato da Toscana Rossa e dalla sua candidata presidente Antonella Bundu. Il Tar ha dichiarato ammissibile l’istanza presentata dalla forza di sinistra e ha fissato per il 18 febbraio 2026 l’udienza di merito. Dall’esito dipenderanno gli equilibri nell’assemblea di Palazzo Panciatichi, anche se la questione potrebbe trascinarsi fino al Consiglio di Stato.
Il caso di Toscana Rossa
Alla base del ricorso c’è l’esclusione di Toscana Rossa e di Antonella Bundu dal Consiglio, per una “distorsione” legata alla legge elettorale regionale. Nella tornata del 12 e 13 ottobre il 5,2% di chi è andato a votare ha tracciato una X sul nome di Bundu, come candidata presidente, mentre per il Consiglio la lista Toscana Rossa è arrivata al 4,5%, mezzo punto percentuale sotto la soglia di sbarramento fissata al 5% per le forze politiche che non fanno parte di una coalizione.
Qui il paradosso. Secondo la legge toscana fa fede la percentuale raccolta dalla lista, non quella della candidata presidente. Toscana Rossa e Antonella Bundu nel ricorso sostengono invece che quel 5,2%, seppur espresso per l’elezione di Bundu come governatrice, sia prova della volontà univoca degli elettori. E per avvalorare la richiesta si è fatto riferimento a una sentenza simile in Veneto.
Chi rischia il posto da consigliere se viene accolto il ricorso di Bundu (Toscana Rossa)
In attesa che i giudici amministrativi ascoltino le parti durante la prima seduta, il Consiglio regionale continuerà ad operare legittimamente (non è stata richiesta la sospensiva). Intanto però c’è chi fa già i conti sui seggi.
Se il Tar desse ragione a Toscana Rossa la decisione sarebbe immediatamente eseguibile, con Antonella Bundu che entrerà in Consiglio. Secondo i primi calcoli il centrodestra potrebbe perdere almeno un consigliere (in bilico ci sarebbe Marco Guidi, eletto a Massa Carrara per Fratelli d’Italia), ma scatterebbe anche un riassetto degli eletti nella maggioranza del campo largo. Stando a quanto sostiene Toscana Rossa, sarebbe sul filo di lana anche un secondo consigliere. Non saranno però i giudici a decidere i nomi degli esclusi: in caso di sentenza favorevole, il riconteggio spetterà alla commissione elettorale.
“Questa legge elettorale va cambiata: 72.321 persone sono senza una rappresentanza – ha commentato Antonella Bundu – Noi stiamo contestando la legittimità costituzionale di mettere degli ostacoli che vadano a inficiare quella che può essere una rappresentanza. Ora ci sono tre consiglieri, due del M5s e uno della Lega che hanno preso circa 20.000 voti in meno di noi e noi non siamo dentro: questo dovrebbe indignare tutti”.


