Sono stati arrestati i presunti responsabili dell’omicidio del ventiduenne nomade di etnia sinti Massimo Stepich, rimasto ucciso da un colpo di pistola, sembra durante una roulette russa, l’11 settembre 2010.
IN MANETTE. I sospettati, accusati di omicidio sotto il profilo del dolo eventuale poiché consapevoli di poter causare la morte della vittima, sono Agostino Lebbiati, i due figli e i due generi dell’uomo, tutti appartenenti al clan della famiglia Lebbiati Cavazza. Secondo quanto emerso, in passato Stepich aveva avuto rapporti con il clan, tanto che era stato condannato in primo e secondo grado insieme a due degli arrestati, Franco Cavazza e Agostino Lebbiati, per aver picchiato il compagno della sua ex-ragazza.
LA RICOSTRUZIONE DEI FATTI. Gli investigatori hanno precisato di non aver ancora individuato un movente certo per l’omicidio. L’ipotesi è che il colpo di pistola che ha ucciso Stepich sia partito per errore, mentre i membri del clan Lebbiati Cavazza lo minacciavano. Secondo un testimone oculare il tutto si sarebbe svolto poco dopo le cinque del pomeriggio dell’11 settembre, al campo di Ponterotto a Empoli, di proprietà della moglie di un arrestato.