Incontri, interviste, ma anche camminate e laboratori per capire insieme il futuro dell’ex convento di Sant’Orsola e del rione di San Lorenzo, coinvolgendo cittadini ed esperti. È quanto prevede il progetto di rigenerazione partecipata ideato dal Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, Ordine degli Architetti e coordinamento Santorsolaproject.
“Laboratorio San Lorenzo”, questo il nome dell’iniziativa, vuole costruire in modo partecipato un piano di interventi per la riqualificazione del complesso Sant’Orsola e degli altri spazi pubblici del rione, creare una strategia di recupero e rigenerazione urbana che individui usi e funzioni degli spazi di San Lorenzo coerenti con le caratteristiche e le esigenze del tessuto urbano e sociale, elaborando strategie per aprire fin da subito alcuni spazi al piano terra dell’ex convento per usi temporanei. Previsto anche un evento finale dentro l’ex convento il 21 ottobre, data simbolo perché in questo giorno si celebra proprio Sant’Orsola.
Come si svolge il percorso partecipativo su Sant’Orsola
Sono 4 le fasi in cui si articola il percorso, sostenuto dall’Autorità regionale per la partecipazione e che ha raccolto la manifestazione di interesse della Città Metropolitana: preparazione, coinvolgimento, condivisione e restituzione. La prima fase è scattata con l’incontro di avvio alla Palazzina Reale di piazza Stazione e con l’attivazione del sito dedicato al percorso partecipativo di Sant’Orsola e proseguirà con un focus group che si terrà il prossimo 6 aprile.
Il primo incontro del percorso partecipativo sull’ex convento di Sant’Orsola a Firenze
Nella seconda fase sono in programma 2 camminate di quartiere sempre ad aprile, interviste e focus group, oltre a un incontro pubblico di condivisione degli esiti previsto a Sant’Orsola a giugno. Nella terza fase spazio agli incontri con esperti, Città Metropolitana e Comune, a un punto informativo nel giorno San Lorenzo (10 agosto) nell’omonima piazza e, alla fine di settembre, a un laboratorio interattivo di co-progettazione da tenere sempre all’interno dell’ex convento, con l’approfondimento delle proposte, l’attivazione di tavoli tematici virtuali, focus group con associazioni e istituzioni e l’elaborazione di protocollo e linee guida.
Infine l’ultima fase, con un evento pubblico finale, la diffusione degli esiti del progetto, la firma del protocollo e l’attivazione di un gruppo di monitoraggio. “Lo scopo è contribuire a elevare la cultura della partecipazione tra i vari attori sociali, cittadini, decisori ed esperti – spiega Marzia Magrini, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Firenze – L’intenzione è quella di costruire una strategia ad ampia scala entro cui collocare la potenzialità di intervento sul convento di Sant’Orsola che, nel sistema di mobilità contemporanea, può essere motore di rigenerazione per l’intera area metropolitana”.