mercoledì, 20 Novembre 2024
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Sospetto Ebola a Careggi, rientra l’allarme: il test è negativo

Non è Ebola il virus che ha colpito l'antropologo rientrato dalla Liberia il 7 novembre e ricoverato d'urgenza domenica scorsa

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Nessuna paura: il test per il sospetto contagio da virus Ebola eseguito sul paziente ricoverato a Careggi ha dato esito negativo. L'antropologo, rientrato dall'Africa il 7 novembre scorso, da alcuni giorni accusava febbre alta, tosse e astenia. Ieri sera è stato ricoverato d'urgenza al reparto malattie infettive di Careggi. E, non poteva essere altrimenti, è scattato il protocollo anti Ebola. Allarme rientrato.

Il verdetto arriva da Roma. Ed è negativo

L'uomo aveva fatto ritorno a casa dalla Liberia, dove era impegnato in una missione con una ong, poco più di una settimana fa. Era stato ricoverato in isolamento all'ospedale fiorentino con sintomi compatibili a quelli del virus responsabile della recente epidemia. In nottata i primi prelievi di sangue, immediatamente inviati all'ospedale Spallanzani di Roma, centro di riferimento nazionale per il test dell'Ebola.

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Oggi pomeriggio la risposta: le analisi hanno dato esito negativo. L'uomo resta ricoverato a malattie infettive di Careggi e domani avrà una visita di controllo per verificare le sue condizioni di salute.

Il primo caso sospetto in Toscana

Quello di Careggi è uno dei quattro reparti di malattie infettive attrezzati per il ricovero dei casi sospetti di Ebola in Toscana. Gli altri sono Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri, sempre a Firenze, e Cisanello a Pisa, entrambi già attivi. In fase di attivazione anche Santa Maria delle Scotte a Siena.

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“Ringrazio tutti gli operatori che in queste ore hanno lavorato al meglio per gestire questa emergenza – dice l'assessore regionale al diritto alla salute Luigi Marroni – La macchina ha funzionato alla perfezione, ciascuno ha fatto la sua parte, secondo il protocollo del Ministero e le linee guida a suo tempo stilate da questo assessorato. Voglio ricordare che già da un mese è stato costituito un Nucleo operativo per Ebola, composto da tecnici dell'assessorato, infettivologi, direttori sanitari, medici di famiglia, rianimatori, esperti di sanità pubblica”.

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