Si avvicina la scadenza del 16 ottobre per il pagamento della prima rata della Tasi, la tassa sui servizi indivisibili, e le perplessità dei cittadini aumentano. Tanto che gli uffici e i centralini dei Caaf della Cgil Toscana sono presi d'assalto. Basti pensare che sono 2mila le telefonate dei contribuenti toscani che ogni giorni si rivolgono al sindacato in preda ai dubbi.
caos tasi
Altro “guaio” denunciato dal sindacato riguarda la giungla delle aliquote: in Toscana va a finire che ci sono ben 280 tasse diverse, una per ogni comune, e in alcuni casi l'imposta è quasi raddoppiata. E qui si arriva all'altra nota dolente della Tasi. Secondo la Cgil infatti la tassa in alcuni casi risulterebbe più cara della vecchia Imu del 2012.
208 tasse diverse in toscana
“La Tasi è ben lontana dalla tanto attesa semplificazione fiscale ed è più cara della vecchia Imu”, dice Fulvio Farnesi, direttore dei Caaf della Cgil Toscana, che cerca di far luce sulle anomalie della nuova tassa che si abbatterà sulle tasche degli italiani.
“Ogni comune stabilisce aliquote e può gestire in modo indipendente le detrazioni – prosegue Farnesi – in questo modo da comune a comune si trovano situazioni estremamente diversificate e può capitare che due case identiche e vicine, dislocate su 2 territori comunali differenti ma limitrofi, paghino somme molto diverse”. Esempio lampante risulta essere quello tra Sesto Fiorentino e Firenze: secondo un'analisi del sindacato, una famiglia con abitazione nel comune di Sesto paga 287,04 euro in meno rispetto a una stessa famiglia che risiede a Firenze in un'abitazione avente stessa rendita catastale e stesse condizioni familiari (figli a carico e, quindi, detrazioni).
tasi, percorso a ostacoli
A complicare il tutto l'assenza di un modello precompilato. “L'unica cosa che certamente sarà possibile – spiega Paolo Graziani, presidente Caaf Cgil Toscana – è controllare chi paga e chi no. Inoltre, con la semplificazione fiscale verranno introdotti dei pin attraverso i quali accedere ai propri dati on-line per poi procedere al pagamento – aggiunge Graziani – questo certo non renderà la vita facile a quanti non hanno molta dimestichezza con i mezzi informatici”.
Vista la difficoltà nel calcolo dell'imposta, così, sempre più persone si rivolgono agli sportelli dei Caaf. “Dall'8 settembre – dice Graziani – il nostro call center riceve fino a 2mila telefonate al giorno da parte di persone che richiedono informazioni o appuntamenti per calcolare l'importo da pagare”.
gli inquilini pagano?
Situazione diversificata anche per quanto riguarda il contributo alla Tasi da parte degli inquilini. Sono 112 i comuni toscani che hanno stabilito che il coinquilino dovrà partecipare al pagamento della Tasi (tra questi non c'è il Comune di Firenze). La somma che graverà sugli affittuari, sarà compresa tra il 10 e il 30% rispetto al totale della Tasi.