Irpef, Cosap, Imu, Tari. Quando si parla di tasse a Firenze ci sono tante sigle da prendere in considerazione, ma molti sono anche i dubbi: chi deve pagare, quando fare i versamenti, chi ha diritto alle riduzioni. Per districarsi nel mondo delle imposte locali, quelle abbiamo stilato un vademecum.
L’addizionale comunale Irpef a Firenze
È l’imposta che paghiamo sul reddito. Oltre alla parte di tassa che va allo Stato, ci sono le addizionali, ossia le percentuali dovute a Regione e Comune, in base alla residenza. In soldoni sono quelle che i lavoratori dipendenti spesso si vedono togliere dalla busta paga a fine anno per il conguaglio.
Firenze è una delle città italiane con l’aliquota Irpef più bassa: Palazzo Vecchio dal 2014 ha azzerato l’addizionale comunale per chi guadagna fino a 25mila euro l’anno, sopra questa soglia si paga lo 0,2 per cento del reddito.
Contributo di bonifica
In realtà non è una tassa, ma un contributo versato dai proprietari di immobili e terreni per finanziare, insieme a Stato ed enti locali, la manutenzione dei fiumi per la sicurezza idrogeologica.Si paga una volta l’anno: in autunno nelle case dei fiorentini arriveranno 170mila avvisi bonari, ci sarà tempo dai 30 ai 90 giorni per pagare.
Se non lo si farà, nella cassetta arriverà un nuovo bollettino, ma in questo caso andranno versati 5,80 euro in più per le spese di consegna. Come si calcola il contributo di bonifica, a Firenze come nelle altre zone? Tra i tanti fattori contano la rendita catastale dell’immobile, la vicinanza ai corsi d’acqua e le zone a rischio idraulico. Info: sito del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno, numero verde 800.672242.
Cosap
La sigla sta per “canone occupazione di spazi e aree pubbliche”: viene pagata al Comune per usare (anche temporaneamente) il suolo pubblico, ad esempio per i tavolini di bar o ristoranti su parte dei marciapiedi o per i mercatini in piazze e strade. A Firenze questo canone non subisce rincari da cinque anni e sono previste riduzioni in casi particolari, come per le edicole (meno 70 per cento rispetto al 2017) e per i negozi in strade interessate da cantieri pubblici che durino più di sei mesi.
Tasse a Firenze, l’Imu
Per la prima non si paga, per le altre sì. Le imposte sugli immobili non sono dovute per l’abitazione principale, mentre dalla seconda casa in poi va versata l’Imu. A Firenze l’aliquota Imu è ferma all’1,06% da sei anni, in più il Comune nel 2019 ha introdotto la riduzione al minimo previsto dalla legge nazionale (0,46%) per le case affittate a canone concordato e ha confermato gli “sconti”, tra le altre cose, anche per librerie, cinema, teatri, botteghe storiche e per gli imprenditori under 40 in zone precise del territorio. Per il pagamento le scadenze da segnarsi sul calendario sono il 17 giugno, prima rata o intero importo, e il 16 dicembre, seconda rata.
Tari per l’area fiorentina
La raccolta della spazzatura, lo smaltimento, la pulizia delle strade. La tassa sui rifiuti serve a coprire i costi di questi servizi e si paga in diverse tranche, due o tre volte l’anno a scelta. Per la Tari, a Firenze sono in arrivo 190 mila avvisi e le tariffe sono ferme dal 2016.
Quando si paga? la scadenza della prima rata dell’anticipo è fissata il 30 aprile, la seconda il 31 luglio, ma gli utenti possono decidere di dare l’intero importo in un colpo solo, per questo ricevono un bollettino in più. Entro il 31 ottobre bisognerà poi versare il saldo. Sulla cifra incidono, per le utenze domestiche, i metri quadri dell’abitazione e quante persone vivono all’interno. Tutti comunque, online sul sito ufficiale, possono fare il calcolo della Tari. Più dettagli nel nostro approfondimento dedicato al pagamento della Tari 2019 a Firenze.