“E’ vero esattamente il contrario – afferma Parenti – la penale di 7.500 euro al giorno è quella che la società concessionaria Tram deve al Comune di Firenze a partire da aprile scorso per la mancata consegna del progetto esecutivo delle linee 2 e 3, completo degli elaborati necessari ai sensi delle normative vigenti sui lavori pubblici e dei contratti stipulati”. Parenti mette così a tacere alcune polemiche emerse ieri sulla stampa cittadina.
“La consegna del progetto esecutivo da parte della società Tram di Firenze al Comune era prevista, secondo il contratto stipulato, ad aprile 2009. Allo scopo di verificare che il progetto esecutivo fosse redatto in ottemperanza alle norme ed ai contratti nonché al progetto approvato, come previsto dal Codice dei Contratti, il Comune di Firenze ha incaricato un organismo certificato per la validazione del progetto – spiega Parenti -. Il validatore ha effettuato varie volte, numerose osservazioni sulla incompletezza del progetto esecutivo consegnato, che pertanto ad oggi non può ancora ritenersi coerente con gli impegni assunti. In particolar modo si evidenzia che mancano o sono carenti oltre 15 elaborati progettuali, previsti dal contratto stipulato. Per effetto di questa incompletezza – sottolinea Parenti – la società Tram di Firenze è ad oggi in penale nei confronti del Comune di Firenze per circa 7.500 euro al giorno dall’aprile scorso”.
Parenti precisa inoltre che non esiste “nessuna relazione tra l’approvazione del Ministero ed il progetto esecutivo in quanto il Ministero si deve esprimere sul progetto definitivo. Il progetto definitivo revisionato è stato redatto dalla società concessionaria Tram e trasmesso per la prima volta al Ministero delle Infrastrutture nel mese di Gennaio 2008. Il Ministero ha ritenuto che il progetto trasmesso fosse carente e dette carenze sono state completata dalla società concessionaria Tram nel mese di Marzo 2009”.
“Il Comune di Firenze potrà approvare il progetto esecutivo e quindi dare avvio ai lavori, solo dopo l’approvazione da parte del Ministero del progetto definitivo, nonché dopo aver acquisito la documentazione mancante che deve ancora fornire la società concessionaria sul progetto esecutivo stesso” conclude Parenti.