venerdì, 22 Novembre 2024
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Tramvia, Firenze studia come portarla fino al Duomo (o quasi)

Il sindaco Nardella annuncia: i tecnici stanno elaborando un progetto per far arrivare Sirio vicino a Santa Maria del Fiore

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La Firenze post-Covid avrà una tramvia che porterà i cittadini e i turisti a due passi dal Duomo: i tecnici stanno studiando come poter ampliare la mappa del progetto della variante al centro storico “allungando” i binari fino all’inizio di via Cavour. Lo ha annunciato il sindaco Dario Nardella durante la presentazione di “Rinasce Firenze”, il nuovo programma di mandato per la ripartenza della città dopo la crisi scatenata dal coronavirus.

Tramvia sotto il Duomo di Firenze? No, vicino

Non ci sarà però un passaggio della tramvia sotto il Duomo di Firenze, ma le rotaie di Sirio si fermeranno all’altezza di via Martelli, per permettere alle persone di raggiungere agevolmente la cattedrale di Santa Maria del Fiore e i principali monumenti dell’area Unesco. L’idea fa parte del piano del trasporto pubblico per il centro storico, un tassello del progetto che il primo cittadino ha illustrato per ripensare questa parte di città, colpita dal crollo del turismo. Tra le altre misure preventivate il divieto di accesso a tutti i pullman turistici nel centro storico, stop che entro il 2024 sarà esteso a tutto il territorio comunale.

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In tram nel centro di Firenze, fino al Duomo

Finora il progetto della cosiddetta Vas (ossia variante a centro storico) prevedeva un collegamento tra il percorso della linea 1 (Fortezza), piazza della Libertà e piazza San Marco, integrandosi anche con la futura linea 3 per Bagno a Ripoli. Adesso l’ipotesi è di allungare il tracciato verso il cuore di Firenze e il Duomo: “I nostri uffici – ha spiegato Nardella – stanno già elaborando una proposta per far arrivare la tramvia non più solo fino a piazza San Marco ma fino a tutta via Cavour, all’inizio di Martelli, dunque all’ingresso vero e proprio del centro storico”.

L’idea, che dovrà passare al vaglio della Soprintendenza, è di portare i binari grossomodo all’altezza di Palazzo Medici Riccardi, con tram senza pali e fili, ma alimentati a batteria. I lavori, se tutto andrà per il verso giusto, partiranno entro la prima metà del 2021.

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