Tredici dei 25 carcerati sono stati fatti arrivare a Firenze da diverse parti d’Italia proprio in previsione dell’annunciata apertura a Empoli della struttura a loro riservata.
”A oltre un anno dall’avvio – dichiara Corleone – ci risulta che il ministro Alfano abbia bloccato tutto per ragioni, crediamo, legate ad una concezione moralista e retrograda della sessualità”. Contro il mancato completamento del penitenziario per soli trans Corleone ha indetto lo sciopero della fame ed è giunto ormai al quinto giorno.
”Esiste un decreto ministeriale – continua il garante – che prevede l’attivazione del carcere transgender. Non applicandolo, il Governo si pone in condizione di illegalità”. La consegna ai detenuti di schede di reclamo per migliorare le condizioni di vivibilità è stata avviata. Corleone ha invitato Regione Toscana e Comune di Empoli a intervenire per sbloccare la situazione in tempi brevi. Nel frattempo, ha ricordato il garante, prosegue l’azione affinché ”entro l’estate possa partire il progetto per far uscire i tossicodipendenti dal carcere concedendo loro l’affidamento terapeutico”.