mercoledì, 11 Dicembre 2024
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Turismo, accordo tra Comune e Airbnb

Firmato dal sindaco Dario Nardella il protocollo d’intesa con la piattaforma di prenotazione on line di alloggi turistici attiva in tutto il mondo e in forte crescita anche a Firenze

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Siglato l’accordo tra Comune di Firenze e Airbnb per il pagamento dell’imposta di soggiorno e l’informazione agli operatori. È stato firmato ieri dal sindaco Dario Nardella il protocollo d’intesa con la piattaforma di prenotazione on line di alloggi a fini turistici attiva in tutto il mondo e in forte crescita anche a Firenze. Alla firma erano presenti, tra gli altri, il country manager Airbnb Italia Matteo Stifanelli, l’assessore allo sviluppo economico e turismo Giovanni Bettarini e l’assessore al Bilancio Lorenzo Perra. 


“passo in avanti molto concreto”

“Questo accordo è un passo in avanti molto concreto e assolutamente innovativo – ha spiegato Nardella – è l’esperienza più avanzata in Italia tra una città ed Airbnb, il colosso della sharing economy nel campo turistico per le locazioni on line. Finalmente abbiamo degli strumenti che da un lato ci consentono di prevedere entrate maggiori grazie all’imposta di soggiorno che pagheranno anche questi soggetti e dall’altro di avere un osservatorio molto articolato sulla città, visto che si parla di 7.500 operatori. Un accordo – ha proseguito il sindaco – che tiene conto della sostenibilità, del turismo della nostra città e della sfida della legalità affinché tutti i soggetti che operano in questo settore abbiano regole chiare”.


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“Abbiamo firmato un accordo che prevede alcuni impegni molto importanti sia sul piano dell’informazione che dell’imposta di soggiorno – ha detto Bettarini – tutti gli host riceveranno dalla piattaforma le informazioni sulla città e sugli obblighi previsti in materia di imposta di soggiorno, ma non solo: Airbnb si impegna a fare da collettore dell’imposta, gestendone direttamente la riscossione non appena si definiranno alcuni aspetti della normativa regionale. Siamo i primi in Italia a farlo prevedendo nell’accordo il ‘collect and remit’, che avviene per ora solo in alcune grandi città come Parigi, San Francisco e Amsterdam. Secondo i dati di Airbnb – ha proseguito Bettarini – a Firenze sono attivi 7500 host, che noi valutiamo in un introito di circa 10 milioni di euro per il Comune. Si tratta per l’84% di operatori con uno o due appartamenti, che quindi svolgono questa attività in modo assolutamente non professionale. Con loro è fondamentale instaurare un rapporto di informazione, trasparenza e lealtà reciproca”.


“l'inizio di una collaborazione”

“Il Comune di Firenze ha dimostrato di comprendere appieno il valore della sharing economy e l'unicità dell'esperienza offerta dagli host locali – ha detto Stifanelli – è per questo che l'accordo di oggi per semplificare e rendere più trasparente la tassa di soggiorno è stato per noi un passo naturale. Ma è soltanto l'inizio di una collaborazione che ci vedrà presto impegnati a sostegno della città anche su temi fondamentali come la decentralizzazione e la promozione di un turismo sostenibile. Vogliamo aiutare a far conoscere al mondo la vera Firenze, dare la possibilità affinché i viaggiatori possano apprezzare appieno l'incredibile ospitalità dei fiorentini, sentendosi a casa”.

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gli obiettivi


Tre – spiegano da Palazzo Vecchio – gli obiettivi della collaborazione contenuti nell’accordo: semplicità e chiarezza per la tassa di soggiorno, informazione agli ‘host’ sulle regole della home sharing, promozione di un turismo sempre più responsabile. Airbnb – viene spiegato ancora – si impegna a lavorare insieme al Comune di Firenze per attivare un processo semplice di riscossione automatica delle tasse turistiche per conto della community e ad informare gli host della tassazione vigente, anche promuovendo le linee guida ufficiali del Comune. Attraverso la piattaforma Airbnb saranno inoltre fornite informazioni ai visitatori su come essere “buoni ospiti” di Firenze. 
In base all’accordo, il Comune di Firenze si impegna, tra le altre cose, a promuovere il rispetto delle norme, rendendole chiare e facili da applicare e a proporre un tavolo inter-istituzionale con la Regione Toscana e Airbnb, in vista della prossima revisione della legge regionale in materia di turismo, per favorire modifiche in linea con il nuovo contesto internazionale. 
Tra le finalità anche quella di sviluppare nuove pagine istituzionali dedicate ai potenziali utenti dell’home sharing, fornendo informazioni generali e includendo link alle norme rilevanti, in modo da aiutare chi vuole concedere in locazione i propri appartamenti a Firenze.

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