Domenica saranno quattro mesi dal naufragio della Costa Concordia. E alla vigilia di questa terribile ”ricorrenza”, Tgcom24 diffonde le conversazioni tra Schettino e la Capitaneria di Porto di Roma.
”IL COLPO IMPROVVISO”. La telefonata inedita, precede la famosa che Schettino ha avuto con il capitano De Falco. “Eravamo al Giglio, ho sentito un colpo improvviso: Bum!”. ”Lei ha sentito un colpo e avete fatto blackout. Però eravate già a 0.2 dal Giglio. E’ possibile?” chiedono da Roma. Schettino risponde: “Sì, sì. Eravamo a 0.18, 0.2 dal Giglio. Ci stava acqua. E di colpo ho sentito un colpo: bum! Adesso ho fatto scaricare il Vdr, ho detto al comandante in seconda di fare il download del Vdr … e niente, adesso vediamo le cause. Io sono stato sul ponte …”.
LE LANCE. “Le lance stanno tutte sul lato sinistro. Ho fatto venire i passeggeri dal lato sinistro, sul lato di dritto della nave praticamente” (e che cosa è successo?) “E’ successo che di colpo la nave si è inclinata, i vetri si sono rotti perché ho sentito lo scoppio e praticamente aprendo i cancelletti di imbarco, quelli del ponte 3 che stavano ormai a fior d’acqua, abbiamo mandato a terra le lance facendo servizio tenda e spola, fra la terra e la nave”.
LA CORDA UMANA. “Un ufficiale mi ha detto: comanda’ ci sono altre 200 persone … hanno fatto una corda umana …. perché la nave sbandava sempre … li abbiamo fatti venire sul lato dritto della nave. Il primo ufficiale del comandante in seconda da poppa mi ha detto: comanda’ ci stanno una decina di persone, un altro ha detto cento, un altro centocinquanta. Io nel frattempo mi sono trovato con la nave praticamente addosso – perché la nave è alta 50 metri – allora mi sono trovato col ponte lance praticamente immerso di acqua e con i lanci delle gru che si stavano praticamente schiacciando e non riuscivano a uscire …”.
Le ricerche: Costa Concordia, si cercano ancora i due dispersi – Concluse (senza esito) le ricerche dei dispersi sui ponti 6, 7 e 8