In zona arancione bar e ristoranti non sono aperti a pranzo, secondo il decreto riaperture entrato in vigore ad aprile e che resterà valido a maggio, giugno e fino al 31 luglio 2021. Il segnale positivo è arrivato invece per la zona gialla, reintrodotta dal 26 aprile per le regioni con contagi sotto controllo: in questi territori, a differenza della fascia arancione, è consentita l’apertura dei ristoranti a pranzo e a cena, ma solo negli spazi aperti ed entro i limiti del coprifuoco.
In zona arancione i bar e ristoranti sono aperti o chiusi a pranzo? Cosa dicono le regole anti-Covid del decreto
Il decreto legge del 22 aprile del governo Draghi ha rinnovato le regole dell’ultimo Dpcm, anche per bar e ristoranti: in zona arancione sono chiusi al pubblico e possono restare aperti solo per l’asporto. I primi possono fare take away fino alle 22, i bar classificati con il codice Ateco 56.3 chiudono invece alle 18 e dopo quell’ora non possono fare asporto. No quindi al pranzo e alla cena al ristorante in zona arancione.
Stesse restrizioni anche per la zona rossa. Secondo le regole anti-Covid in zona gialla è prevista l’apertura di bar e ristoranti a pranzo e a cena, escludendo l’attività al chiuso, e con un limite di persone al tavolo.
Le regole per l’apertura dei ristoranti in zona arancione (e rossa)
Dunque dal 26 aprile non è cambiato nulla per il mondo della ristorazione in zona arancione, ecco in sintesi le regole:
- in zona arancione bar e ristoranti non sono aperti né a pranzo, né a cena. Vietato il servizio ai tavoli all’aperto e la consumazione nei pressi dei locali
- i ristoranti e i bar possono essere attivi solo per l’asporto di cibo e bevande
- in zona arancione i ristoranti sono aperti per l’asporto fino alle 22, i bar con codice Ateco 56.3 sono chiusi dalle ore 18
- non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio
Sul sito del governo le risposte ai dubbi più comuni su cosa si può fare nei diversi colori Covid.