martedì, 19 Novembre 2024
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Zona rosso scuro: cosa significa per chi vuole viaggiare in Europa e Italia

Nella "mappa" dell'Europa arriva una nuova zona, rosso scuro, con limitazioni per chi vuole viaggiare: cosa significa e cosa cambia nelle regioni italiane che finiranno in questa fascia di rischio

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Tra le mille sfumature cromatiche dell’emergenza sanitaria per il Covid-19, adesso arriva un nuovo colore. Accanto alla zona gialla, arancione e rossa che abbiamo imparato a conoscere in Italia, si aggiunge la “zona rosso scuro”, decisa dall’Europa: ecco cosa significa, cosa cambia per chi vuole viaggiare e cosa si può fare.

Cosa significa zona rosso scuro UE: cos’è

La Commissione europea ha appoggiato l’idea lanciata la scorsa settimana dal Consiglio dei leader UE di prevedere una “zona rosso scuro” per le aree dei Paesi del Vecchio continente ad alto rischio per il Covid: diventare zone rosso scuro significa quindi avere sul proprio territorio una circolazione rilevante del virus. Questa classificazione si andrà ad aggiungere ai colori già presenti nella mappa del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECD – European Centre for Disease Prevention and Control) ossia zona verde, gialla, arancione, rossa e grigia.

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Attenzione però non bisogna confondere questo “termometro UE della pandemia”, che misura la gravità del contagio nei diversi territori, con la classificazione in colori Covid presente in Italia e che comporta restrizioni diverse a seconda della zona (gialla, arancione e rossa). Si tratta di due cose distinte: ci sono le zone italiane Covid in base a cui sono previste specifiche norme nelle diverse regioni e poi la zona rosso scuro europea che – secondo la proposta della Commissione – potrà prevedere limitazioni per chi vuole viaggiare all’estero in Europa da questi territori a rischio.

I parametri per le diverse zone

Ecco i parametri per le zone colorate europee previste dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie:

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  • Verde – tasso di notifica degli ultimi 14 giorni sotto i 25 casi ogni 100.000 abitanti e il tasso di positività sotto il 4%
  • Arancione – tasso di notifica degli ultimi 14 giorni sotto 50 casi ogni 100.000 abitanti ma il tasso di positività pari o superiore al 4%
  • Rosso – tasso di notifica degli ultimi 14 giorni pari o sopra 50 casi ogni 100.000 abitanti e il tasso di positività pari o superiore al 4%
  • Grigio – non ci sono sufficienti informazioni sul tasso di notifica

A queste 4 aree si pensa ora di aggiungere un nuovo colore per i Paesi (o singole regioni all’interno degli Stati comunitari) ad alto rischio: essere in zona rosso scuro vuol dire che nelle ultime 2 settimane l’incidenza del Covid supera i 500 casi ogni 100.000 abitanti.

Quali regioni d’Italia sono in zona rosso scuro e cosa succede: si può viaggiare o no?

La Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen sta pensando a misure comuni, in tutta Europa, per fronteggiare l’emergenza Covid-19, anche prevedendo una zona rosso scuro, ma evitando la chiusura delle frontiere. Prima di tutto la commissione scoraggia tutti gli spostamenti non essenziali tra i paesi dell’UE: si può ancora viaggiare, ma è in arrivo una stretta.

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La zona rosso scuro significa anche questo: prevedere per chi parte dai territori ad alto rischio Covid il tampone 72 ore prima della partenza e la quarantena di 14 giorni all’arrivo in un altro Paese europeo con le eccezione dei lavoratori transfrontalieri e di chi lavora nel settore dei trasporti. Secondo una prima simulazione, in Italia finirebbero nella zona rosso scuro 3 regioni e una provincia autonoma: Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Provincia autonoma di Bolzano.

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