Nuove micro zone rosse in Toscana, per fermare l’avanzata delle varianti più aggressive del Covid: il presidente della Regione Eugenio Giani pensa a lockdown molto circoscritti da far scattare nei comuni e nelle province dove si stanno sviluppando i focolai. “Non mi farò remore” dice il governatore, che ha già incontrato a Roma il ministro della Salute Roberto Speranza per confrontarsi sulla strategia anti-contagio. La Toscana ha qualche possibilità di evitare la zona rossa da domenica, ma già in questi giorni è attesa la stretta per i territori dove i contagi sono cresciuti esponenzialmente.
Quali sono le nuove micro zone rosse oggi in Toscana e da quando scatta il lockdown
La prima decisione sulle micro zone rosse in Toscana riguarda Cecina, comune del livonese dove il sindaco ha deciso una stretta per una settimana, dopo aver sentito la Regione. Giani, già nei giorni scorsi, ha riferito di essere in contatto con i sindaci dei comuni più colpiti dalle varianti del Covid per “disporre chiusure rapide nelle realtà dove il contagio cresce a ritmo esponenziale”.
Sono una ventina i comuni della Toscana a rischio zona rossa, in vari territori dalla provincia di Pistoia (l’area con la maggiore incidenza di positivi) fino a quelle di Siena di Arezzo e ad alcune cittadine dell’empolese, nella Città metropolitana di Firenze. A Monteroni d’Arbia (Siena) le scuole sono chiuse dopo che un focolaio è partito proprio dall’ambito scolastico e sono scattati i tamponi a tappeto per tutta la popolazione, grazie alla campagna della Regione “Territori sicuri”. Siena ha chiuso tutte le scuole fino al 3 marzo, dopo la comparsa della variante brasiliana, stop alle lezioni anche a Sovicille (Siena) e Sansepolcro (Arezzo).
La situazione dei contagi in Toscana
In questo mese di febbraio è sostanzialmente raddoppiato il numero di contagi, ha osservato lo stesso Giani e i nuovi casi viaggiano a un ritmo superiore ai 900 positivi al giorno. Ma a spingere il governatore verso la definizione di micro zone rosse in Toscana è l’andamento territoriale della curva: ci sono territori in cui il Covid corre più veloce e altri ancora “immuni” da questa crescita. A preoccupare come detto è il senese, nelle zone al confine con l’Umbria che hanno visto aumentare i contagi in modo esponenziale, mentre provincia di Pistoia da giorni ha dati da zona rossa.
L’obiettivo delle micro zone rosse in Toscana è impedire lo scoppio di una terza ondata proprio all’inizio della campagna vaccinale anti-Covid. La nostra regione è tra le più virtuose per la percentuale di dosi somministrate, il 96% di AstraZeneca per insegnanti e forze dell’ordine, e l’89% se si guarda il totale dei tre vaccini finora autorizzati. La potenza di fuoco per una campagna vaccinale di massa in Toscana c’è, ma mancano le “cartucce”, ossia la disponibilità di vaccini. Da qui l’appello al governo Draghi, portato avanti da Giani, di produrre in Toscana su licenza i vaccini anti-Covid.