Cantautore e cantastorie livornese dalla voce profonda e malinconica, spesso paragonata a quella del concittadino Piero Ciampi, Bobo Rondelli presenta il nuovo album “L’ora dell’ormai”. Il concerto di venerdì 24 febbraio all’Obihall di Firenze è inserito nella rassegna “Lezioni d’italiano” organizzata dalle Nozze di Figaro e da Reality Bites. “L’ora dell’ormai” (Live Global/Self) arriva a due anni dallo straordinario successo di “Per amor del cielo”.
IL DISCO. Allora come adesso, Bobo segue il suo istinto, portando in superficie tredici canzoni che raccontano il suo mondo interiore, la sua città, parlano di amore, di figli e omaggiano la poesia. Insomma, l’album della maturità, “che descrive quella gioia del dolore, del sentirsi vivi che si ha nell’ora dell’ormai, quando è troppo tardi. E il mondo ci regala tutte le sue meravigliose sinfonie”. Tutto cantato con quella voce che lo contraddistingue, a tratti limpida, a tratti profondamente blues come nella bellissima poesia ”Livorno Nocturne”, un male di vivere al limite del tragicomico.
LE RIME. “Una volta un non vedente si complimentò con me per la frase “Vista da un cieco Livorno è bellissima”, per questo ho voluto omaggiare e rendere noto che l’autore è Dimitri Espinoza, perché non è cosa buona imbrogliare i ciechi”. L’incontro casuale di Bobo con il poeta Franco Loi, candidato al Nobel per la letteratura nel 2005, è un evento determinante nella vita del cantautore livornese, che sceglie di inserire una traccia con la voce e le parole dello stesso Loi. Di Franco Loi è anche il brano “Sì a me delle donne” scritta in milanese, poi trasposta in italiano e musicata da Bobo. “Grazie a Franco Loi è come se fossi tornato ai racconti intorno al casolare e avessi trovato un maestro spirituale, una specie di guru dell’occidente. Come ogni grande poeta vive la musicalità del suo dialetto e il significato di ciò che scrive ne esce illuminato come se fosse una preghiera”.
LA CARRIERA. In quasi vent’anni di carriera, Bobo Rondelli ha attraversato stili diversi, passando dal rock del primo album con gli Ottavo Padiglione (“Ottavo Padiglione”, 1993), alla musica balcanica del secondo (“Fuori posto”, 1995), al reggae di “OndaReggae” del 1999… Gli anni zero segnano la svolta verso un genere cantautorale: si aprono con il capolavoro “Disperati, Intellettuali, Ubriaconi” (2002) e si chiudono con un’altra perla, “Per amor del cielo” (2009). Con Bobo Rondelli (voce e chitarra) suonano: Fabio Marchiori (tastiere), Simone Padovani (batteria), Dimitri Grechi Espinoza (sax), Silvia Bolognesi (contrabbasso), Steve Lunardi (violino). Concero Obihall – ore 21,15 – biglietti: primo settore 22 euro; secondo settore 18 euro