Bruna è pronta per tornare, accompagnata dal suo inseparabile Franchino, ad ammaliare il pubblico con la sua malinconica sagacia e le sue splendide canzoni. Lo spettacolo Bruna è la Notte, scritto, diretto e interpretato da Alessandro Riccio insieme ad Alberto Becucci, inaugura dal 30 ottobre 2018, per il secondo anno di fila, la stagione del Teatro di Rifredi di Firenze. Un successo tutto particolare di cui abbiamo parlato con lo stesso protagonista Riccio.
In un'epoca di artisti alla ricerca di apprezzamenti, di like digitali, impersonali ed immediati, il personaggio di Bruna stona: non le interessa piacere, non le interessa essere simpatica e proprio per questo conquista da subito l'amore di tutti.
Lo spettacolo, “Bruna è la notte”
Buna è una cantate di serie B al tramonto di una carriera costruita nelle balere della Versilia. Nonostante l'apparenza sfatta, il trucco pensante, gli appariscenti lustrini, le divertentissime battute sconce e un carattere indurito dal tempo, dalle avversità e dalla vita, Bruna continua a cantare come nessun'altra le sue magnifiche canzoni. Insieme a lei, quasi fosse la sua nemesi per quanto è precisino e timido, Franchino mette in musica tra pianoforte e fisarmonica, in una sorta di cabaret un po' vintage, l'emozionante repertorio pescato tra le opere semi sconosciute di grandi poeti e compositori come Pasolini, Carpi o Bixio.
Bruna è la notte è quindi uno spettacolo a metà tra il comico e il malinconico, in equilibrio tra la risata e il pianto. Uno spettacolo che lascia l'amaro in bocca, nel quale si ritrovano le diverse sfumature di una vita vera, vissuta, se non da tutti, da tanti. È facile ritrovarsi in quel mondo difficile cantato da “la Bruna” ed è per questo che il pubblico torna e ri-torna a sentirla per coglierne ogni volta un aspetto diverso, proprio come ci suggerisce lo stesso Alessandro Riccio a cui abbiamo rivolto qualche domanda in occasione della seconda “Prima”.
L'intervista ad Alessandro Riccio
Bruna è la notte è di nuovo l'apertura della stagione teatrale. Che effetto fa?
Io lo dico sempre: quando una persona vuole lavorare con te, non significa nulla. Quando vuole ri-lavorare con te, allora vuol dire tutto. Sono molto contento perché ci siamo trovati proprio davanti alla volontà da parte del Teatro di far vivere lo spettacolo, di non lasciarlo.
Mi inorgoglisce e mi fa sentire allo stesso tempo un po' un giullare. Rientra infatti perfettamente nella funzione sociale dell'attore, in quella capacità, non solo dell'attore ma dello stesso spettacolo, di convincere le persone a uscire di casa la sera per andare teatro, per rilassare le tensioni ridendo ma allo stesso tempo per imparare, avere uno scambio, per conoscere e per portare con sé alla fine dello spettacolo qualcosa di nuovo.
Ci saranno delle novità in questo secondo ciclo di rappresentazioni?
In Bruna è la notte c'è un'interazione con il pubblico, una parte di improvvisazione che quindi rende ogni spettacolo diverso, tuttavia la struttura centrale è molto forte e quella rimane sempre la stessa. Per il pubblico però non penso sia sempre lo stesso spettacolo perché in Bruna c'è molta profondità, molte sfaccettature e alcune dimensioni del personaggio si scoprono via via, non solo al primo spettacolo. Infatti ho visto molti spettatori tornare e ri-tornare.
In programma al Teatro di Rifredi
Bruna è la notte sarà in scena al Teatro di Rifredi da martedì 30 ottobre 2018 fino a domenica 11 novembre alle 21,00 e la domenica alle 16.30 al Teatro di Rifredi in via Vittorio Emanuele II, 303.
Per le prenotazioni
telefono: 055 42 20 361
per email [email protected]
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.toscanateatro.it