giovedì, 12 Dicembre 2024
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Bruscello di Montepulciano, il nuovo nella tradizione

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Lo spettacolo è organizzato dalla Compagnia Popolare del Bruscello in collaborazione con il Comune di Montepulciano, la Provincia di Siena, la Regione Toscana e la Fondazione MPS. Il 29 luglio si è svolta a Firenze al caffè storico Giubbe Rosse la conferenza stampa di presentazione dell’evento alla presenza del sindaco di Montepulciano Andrea Rossi, del Presidente della Compagnia Popolare del Bruscello Marco Giannotti e del Direttore Artistico Franco Romani. Il Bruscello è un dramma in tre atti con la regia e scenografia dello stesso Franco Romani, musiche del maestro Luciano Garosi e testi di Irene Tofanini, cantato e recitato in ottava rima come da tradizione da attori non professionisti e da circa 100 comparse che unite ai musicisti, scenografi e tecnici porta a più di 200 il totale delle persone che partecipano allo spettacolo. Il ritorno alla “Pia” rappresenta una scelta in qualche modo obbligata perché è stato il primo Bruscello ad essere stato rappresentato nel 1939 e poi rientra nella trilogia degli spettacoli dedicati a Dante iniziata nel 2008 con “Ugolino della Gherardesca” e che proseguirà il prossimo anno con “San Francesco d’Assisi. Bruscelli che rappresentano una svolta nella direzione del rinnovamento anche se nel rispetto dei canoni tradizionali. Se da una parte non viene toccato il nucleo del Bruscello fatto di storie popolari portate avanti con 30 spettacoli rappresentanti nel corso di 70 anni, tratti dai poemi e dai libretti, dall’altra ci sono grandi novità in particolare per l’aspetto musicale, che rappresenta il cuore di questa innovazione, la riscrittura dei testi e una maggiore attenzione allo spessore psicologico dei personaggi. Rispetto alla tradizione l’orchestra è stata allargata a 39 elementi e si punta a dare un interesse particolare alle scene corali, vivacizzandole con balli, cortei e musicisti sulla scena. Hanno mantenuto una grande importanza le scene liriche, dove la normale dinamica del Bruscello in un certo senso si ferma e indugia lasciando spazio alle situazioni emotive dei personaggi, realizzandosi musicalmente anche tramite duetti e terzetti. Un ruolo rilevante è affidato al coro, che interviene per sottolineare i momenti di particolare intensità drammatica, amplificando e sottolineando le vicende interiori dei personaggi. Rispetto alla “Pia” del 1939 anche i testi sono stati in parte rielaborati dalle notizie e i dati storici pervenuti sulla vicenda che racconta la storia di questa giovane donna ( interpretata dalla giovane Chiara Protasi), che viene data in sposa a Nello della Pannocchiesca ( personaggio interpretato dal “veterano” del Bruscello Stefano Bernardini), accusata di un falso tradimento da Ghino (Roberto De Pascali), il luogotenente di Nello incaricato di proteggerla durante la sua assenza in guerra ma che se ne invaghisce. Lei lo respinge e per questo motivo Ghino decide di vendicarsi e l’accusa di tradire il marito che alla fine, convinto di questo fatto, la fa uccidere proprio da Ghino che la getta da un castello in Maremma. Da qui la celebre frase riportata da Dante nel canto V del Purgatorio “Ricordati di me che son la Pia Siena mi fé, disfecemi Maremma”. La modifica più importante è la datazione. In origine si parla della lotta tra Guelfi e Ghibellini, stavolta invece la nuova ambientazione è spostata di qualche decennio più avanti e si riferisce alla guerra tra Siena ed Arezzo e alla battaglia di “Campaldino”. Poi si cita anche il Giubileo del 1300 per offrire un nuovo omaggio a Dante. “Del resto “Pia dei Tolomei” è un personaggio popolare fantastico – spiega il direttore artistico Franco Romani – e quindi non esistono certezze storiche sulla sua vita. Ma accanto a queste novità non mancano però i temi classici della storia di questa figura così importante nella tradizione medievale che non solo colpì i contemporanei come Dante ma anche che ha lasciato i segni nell’immaginario popolare e tra gli artisti ha affascinato personaggi come Eliot, Pound, Marguerite Yourcenar, Donizetti”. “Sono 70 anni portati molto bene – ha detto il Presidente della Compagnia Popolare del Bruscello Marco Giannotti – perché il Bruscello ha ormai una tradizione particolare con un occhio al futuro e uno al passato, capace di trasformarsi rimanendo sempre se stesso. Uno spettacolo in continua evoluzione diverso dai precedenti e in grado di coinvolgere i giovani. Ed è questo è il segno di vitalità più importante per una manifestazione che ha ancora molto da dire e che si confermerà anche quest’ad un alto livello artistico”. “Montepulciano è sempre di più una città della cultura – ha sottolineato il nuovo sindaco Andrea Rossi eletto lo scorso giugno – e questo significa sviluppo del territorio insieme al paesaggio e i prodotti tipici di eccellenza come il Vino Nobile. Per questo voglio confermare il pieno sostegno della mia amministrazione a tutte le associazioni come la Compagnia Popolare del Bruscello che vantano una tradizione ormai consolidata all’insegna della qualità e della passione”. Il manifesto dello spettacolo è stato disegnato dalla giovane artista Elisa Cherubini. “Pia De’Tolomei” andrà in scena da giovedì 13 a domenica 16 agosto alle ore 21.30, costo del biglietto d’ingresso 10 euro. Per informazioni: Associazione Compagnia Popolare del Bruscello di Montepulciano, Piazza Santa Lucia, 1 Montepulciano (Si), tel. 0578.758529, www.bruscello.it

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