Nell’occasione il videomaker e regista Francesco Ritondale realizzerà un film-video, primo momento di un nuovo percorso sul poeta di Marradi che, dopo una presenza a Villafranca in Lunigiana giovedì 10 aprile, si svilupperà pienamente nel prossimo mese di maggio con la presenza di Gabriel Cacho Millet, Christophe Mileschi ed altri importanti studiosi campaniani.
Lo spettacolo si svolge nel mese di gennaio del 1918, per ordine del sindaco di Lastra a Signa Dino Campana viene ricoverato provvisoriamente al manicomio di San Salvi, mentre dentro gli divampa disperatamente l’amore-incontro-scontro con Sibilla Aleramo. Il 17 gennaio, proprio al primo piano del padiglione che ospita da alcuni anni i Chille, Campana scrive un biglietto indirizzato a Sibilla Aleramo presso l’Istituto Francese: “Cara, se credi che abbia sofferto abbastanza, sono pronto a darti quello che mi resta della mia vita. Vieni a vedermi, ti prego tuo Dino”. Sibilla Aleramo non risponde e quest’ultimo, definitivo rifiuto fa precipitare Campana in un assoluto silenzio. Il 18 marzo dello stesso anno il poeta è trasferito nel cronicario di Castelpulci, dove morirà quattordici anni più tardi, senza più ritrovare alcun desiderio di comunicare realmente con il mondo.
Claudio Ascoli sceglie proprio questo momento di rifiuto come energia per creare un emozionato omaggio al poeta di Marradi cinque anni dopo “Il tempo è scorso”, delicata performance presentata con successo anche a Parigi e Bruxelles. Resta in Vieni a vedermi… la struttura, tanto amata da Ascoli, del racconto confidenziale tra l’attore e i suoi spettatori. Ma assumono qui un rilievo centrale il doloroso rapporto con Sibilla, la forte eredità nietzschiana e soprattutto la grande utopia del poeta di creare una poesia musicale europea colorita, che Campana forse realizzò con Genova, poesia finale dei Canti Orfici. E in questo spettacolo Ascoli festosamente confronta la sua lettura musicale di Genova con la straordinaria e indimenticabile fonè di Carmelo Bene che anni fa donò al mondo una sua personalissima interpretazione del capolavoro campaniano sino allora noto solo a pochi, eletti specialisti.
Ingresso 8 euro. Dato il numero limitato di posti disponibili, è obbligatoria la prenotazione: tel. 055-6236195 o e-mail [email protected].