sabato, 23 Novembre 2024
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Lavori “a pezzi” per lo stadio di Firenze. Verso il progetto esecutivo

Gli interventi saranno fatti a blocchi successivi, concentrando quelli essenziali nel primo lotto. Si pensa a stralciare pannelli solari, parcheggio e allestimenti dietro le curve del Franchi

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Corsa contro il tempo per avviare i lavori di riqualificazione dello stadio di Firenze entro la fine del 2023: la nuova gara di appalto per l’Artemio Franchi sarà fatta a ottobre, per individuare la ditta nel giro di due mesi e partire a stretto giro con i cantieri. Ma stavolta gli interventi saranno fatti “a pezzi”, ossia divisi in diversi lotti anche per ovviare alla mancanza (almeno per ora) di alcuni fondi. Si partirà da copertura e curve, mentre verranno rinviate alle fasi successive le “opere accessorie” come l’installazione dei pannelli solari. Sempre che si trovino i soldi. Palazzo Vecchio infatti attende una risposta da parte del governo Meloni sul finanziamento del progetto alternativo, dopo il blocco dei 55 milioni di euro dal Pnrr.

Via alla progettazione esecutiva per il nuovo Franchi

Lo scorso 25 luglio è arrivato il via libera del Comune di Firenze per la realizzazione del progetto esecutivo (quello che precede i lavori veri e propri) da parte di Arup, il gruppo che ha vinto il concorso di progettazione per lo stadio Franchi. Questa fase di progettazione dovrà essere conclusa entro il 30 settembre. Andranno fatti alcuni ritocchi rispetto al piano originario, anche per prevedere la divisione dei cantieri in lotti successivi e per rientrare nei fondi disponibili.

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Il primo blocco avrà in dote circa 130 milioni di euro (il progetto iniziale ne prevedeva 212) e sarà concentrato sul restauro del monumento-stadio, sulla ristrutturazione delle due curve e sulla creazione della tanto attesa copertura dell’impianto sportivo. Nei lotti successivi – uno o due, questo dipenderà dalla disponibilità delle risorse economiche – verranno suddivisi gli altri interventi.

I lavori dello stadio di Firenze in lotti successivi

Tra le ipotesi c’è quella di rinunciare, almeno all’inizio, ai pannelli fotovoltaici sul “tetto” del Franchi. Dal primo step potrebbero essere stralciati anche il parcheggio sotterraneo e la creazione degli spazi polivalenti dietro le curve. L’idea originaria prevedeva infatti la realizzazione di un auditorium e di un museo alle spalle della Ferrovia e della Curva Fiesole. E nel caso anche la gara di fine anno andasse deserta come la precedente, il Comune di Firenze è pronto all’affidamento diretto dei lavori per il nuovo stadio Franchi.

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