Perdita della cassa integrazione in deroga e rischio licenziamenti per quasi 18mila lavoratori nella nostra regione. Questo l'allarme lanciato da Ciro Recce, segretario generale aggiunto della Cisl Toscana.
Senza alcun provvedimento del Governo – denuncia il sindacato – dal 31 agosto molti cassa integrati resteranno senza sostegno economico o peggio verranno definitivamente licenziati, mentre al momento i pagamenti sono in ritardo in media di 6-8 mesi. Tra le province con più lavoratori coinvolti ci sono Firenze, Pistoia, Lucca e Pisa.
I numeri della “crisi” della cassa integrazione
Stando ai dati del sindacato, in Toscana durante gli ultimi 5 anni sono state quasi 70mila le richieste di autorizzazione di cassa integrazione in deroga da parte delle aziende. Solo nel 2013 sono state poco più di 17mila le domande, già tutte autorizzate, per un totale di quasi 34mila lavoratori, mentre sono rimaste finora escluse dalla copertura finanziaria le 7mila domande presentate nel 2014. Il settore che ricorre di più alla cig è il manifatturiero, seguito dal commercio e dal noleggio.
Sbloccati fondi, ma non bastano
Solo ieri, spiega ancora la Cisl Toscana, i Ministeri del Lavoro e dell'Economia hanno sbloccato 400 milioni di euro per chiudere le code del 2013 e pagare le prime anticipazioni del 2014. “Il Governo – afferma Recce – ha deciso la proroga della possibilità di concedere la cassa integrazione in deroga, ma soltanto fino al 31 agosto prossimo, ovvero tra un mese e mezzo scarso: e dopo cosa succederà?”.
In programma due manifestazioni
Per questi motivi sono state organizzate da Cisl, Cgil e Uil due manifestazioni a Roma, in piazza Montecitorio. La prima è organizzata per il 22 luglio e sarà rivolta alle regioni del nord (compresa la Toscana); la seconda sarà invece il 24 luglio.