Utile in crescita, solidità patrimoniale certificata, sostegno economico alle famiglie e alle piccole e medie imprese del territorio: il Banco Fiorentino guarda con ottimismo al futuro, forte dei numeri del bilancio d’esercizio 2017, il primo chiuso dalla banca nata nell’estate 2016 dalla fusione di BCC Mugello, BCC Impruneta e BCC Signa. Il bilancio è stato presentato oggi e verrà sottoposto all’Assemblea dei soci per l’approvazione.
L’utile netto è di 3,827 milioni di euro, contro i 3,650 milioni complessivi del 2016. La raccolta da clientela si è attestata a 1.427 milioni di euro, gli impieghi a famiglie ed imprese a 924 milioni, con un aumento del 4,82%.
Il rapporto tra le masse di denaro raccolte dalla clientela e quelle impiegate finanziando imprese e privati è pari all’82,54%. L’efficienza operativa è pari all’1,78%: si definisce così il rapporto tra i costi operativi, comprendenti spese amministrative (a partire da quelle per il personale), accantonamenti netti ai fondi rischi, rettifiche e riprese di valore su attività materiali e immateriali e altri oneri di gestione, e il totale attivo.
Altri indicatori che fotografano la solidità patrimoniale: il Banco Fiorentino rispetta il sospirato CET1 ratio, l’indice patrimoniale pari al rapporto tra fondi propri e totale delle attività di rischio ponderate che si attesta al 17,72%. Il Liquidity Coverage Ratio (LCR), coefficiente di liquidità della banca calcolato secondo le disposizioni di Basilea 3, è pari al 151%. Il Net Stable Funding Ratio (NSFR), indicatore strutturale di liquidità a medio-lungo termine, è pari al 137%.
Migliora anche l’indice di qualità del credito: la copertura dei crediti deteriorati è passata infatti dal 51,91% del 2016 al 58,01% del 2017.
Tenendo fede alla sua natura di banca del territorio, il Banco Fiorentino ha sostenuto numerose iniziative culturali, sportive, di volontariato e di promozione della cooperazione per 700mila euro.
Oggi il Banco conta oltre 45mila clienti e più di 12mila soci su 56 comuni distribuiti in sette province, dall’alto Mugello alle colline del Chianti, da Firenze fino a Pisa passando per la Piana fiorentina, l’Empolese Valdelsa. Ha un patrimonio di 160 milioni di euro, 29 sportelli attivi e 237 dipendenti.
“Questi risultati – commenta il presidente Paolo Raffini – sono il frutto della operatività e fiducia accordata dai soci e dai clienti alla loro banca a cui va un grande ringraziamento unitamente alla professionalità di tutti i collaboratori. Questa è la vera forza della cooperazione e dell’essere una banca locale con i piedi per terra”.