La saracinesca si è abbassata sugli ultimi supermercati “Il Centro” alla fine della scorsa settimana, ma i 160 dipendenti della catena, in attesa della cassa integrazione e di una possibile asta dei negozi a settembre, non si danno per vinti e chiedono a tutti i cittadini e ai clienti affezionati di far sentire la loro voce perché questi mini-mercati della porta accanto siano salvati.
Si tratta in tutti di 18 punti vendita, tra Firenze, Arezzo e la Liguria. In tanti tra i clienti hanno espresso la loro solidarietà prima della chiusura per fallimento dei supermercati “Il Centro”. Molti hanno firmato una petizione.
L'appello
Adesso sui bandoni abbassati è comparso un cartello firmato dai lavoratori de “Il Centro”. “Gentile cliente se stai leggendo questo appello è perché pensavi di trovarci aperti; magari pensavi di acquistare in questo negozio beni di prima necessità come latte, pane acqua”, è scritto nei cartelli affissi fuori da ogni punto vendita.
Poi l’invito ai clienti, perché telefonino al contact center dell’area fiorentina e perché sulla loro situazione de “Il Centro” non cada il silenzio. “Ti chiediamo di aiutarci nella salvaguardia dei posti di lavoro – si legge sui cartelli – ti chiediamo di far sentire forte la tua voce di cittadino ti ringraziamo in anticipo per la tua protesta al numero 055.055 del Comune di Firenze”.
L'incontro per la chiusura de “Il Centro”
Intanto il prossimo primo agosto si svolgerà un incontro tra i sindacati e la Regione Toscana per affrontare la situazione dei supermercati “Il Centro”. In occasione della riunione i dipendenti hanno annunciato un presidio davanti agli uffici della Regione in via Pico della Mirandola 24, a cui hanno invitato anche tutti coloro che vorranno esprimere solidarietà ai lavoratori.