venerdì, 22 Novembre 2024
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Green pass e smart working: obbligo per chi lavora da casa?

Il nuovo decreto Draghi, il green pass obbligatorio e le regole per chi lavora in smart working da casa: chi non è vaccinato non ha diritto in automatico al lavoro agile

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Per i lavoratori privati e della pubblica amministrazione, con il nuovo decreto Draghi dal 15 ottobre 2021 scatta l’obbligo di avere il green pass, ma cosa succede per chi non è vaccinato, non ha il pass e lavora da casa in smart working? Vediamo quali sono le regole e chi controlla la “carta verde” sul posto di lavoro.

Chi lavora da casa può stare senza green pass, ma l’azienda non ha l’obbligo di riconoscere lo smart working

Dal 15 ottobre, secondo il nuovo decreto, è obbligatorio mostrare il green pass quando si va sul posto di lavoro, nella pubblica amministrazione, per i privati e anche per i liberi professionisti e gli studi professionali. Per chi è in smart working il green pass non è obbligatorio, ma nel caso si debba tornare in ufficio si dovrà avere. In caso contrario scatterà lo stop del pagamento dello stipendio, fino a quando il dipendente non sarà dotato di certificato verde.

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Proprio per questo bisogna fare attenzione. Il decreto non obbliga le aziende a mettere in smart working chi non ha il green pass: dunque chi non è vaccinato, non ha diritto in automatico a lavorare da casa. Dipende dalle decisioni delle singole aziende private.

Il green pass per i dipendenti della pubblica amministrazione in smart working

Allo stesso modo lo smart working non scatta in automatico per i dipendenti pubblici non vaccinati. Il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ha annunciato che entro un mese arriveranno le disposizioni per ridurre lo smart working nella pubblica amministrazione e riportare gradualmente una grande fetta degli statali in ufficio. Solo il 15% del personale della PA potrà lavorare da casa (e in questo caso il green pass non sarà obbligatorio, se non ci si reca mai in ufficio).

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Per lo smart working nella pubblica amministrazione arriverà un contratto dedicato al lavoro agile con regole sugli orari dell’operatività da remoto, della reperibilità e della disconnessione, oltre che garanzie sul servizio per i cittadini. Secondo le ultime bozze sarà vietato il lavoro agile dall’estero, consentendo solo quello all’interno dei confini nazionali.

Green pass per chi non può vaccinarsi: come fare per l’esenzione

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Chi controlla il green pass al lavoro

Se in smart working il green pass non serve, sul posto del lavoro questo obbligo deve essere rispettato e, secondo il nuovo decreto, è la stessa azienda a dover controllare che i suoi dipendenti, collaboratori e consulenti abbiano la carta verde.

Il governo ha specificato che entro il 15 ottobre i datori di lavoro dovranno definire le modalità per questa verifica, da fare “preferibilmente all’accesso ai luoghi di lavoro e, nel caso, anche a campione”. Restano però molti nodi pratici da sciogliere. Tra questi anche chi controlla le aziende private e chi sanziona il lavoratore senza green pass.

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