martedì, 19 Novembre 2024
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I contadini bio diventano ‘hi-tech’

Innovare la filiera biologica toscana: è l’obiettivo di un progetto presentato a Firenze per monitorare i terreni, grazie alle nuove tecnologie

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Se l'agricoltura biologica in Toscana cresce, i bio-contadini si attrezzano, sfruttando le nuove tecnologie per tenere sotto controllo i campi biologici con speciali “occhi” elettronici: dai sensori per rilevare in tempo reale temperature e umidità dell’aria e del terreno, a quelli che monitorano la quantità di pioggia caduta o l’intensità dei venti.

Il prototipo per il monitoraggio informatizzato dei terreni fa parte del progetto “Ortofrutta Toscana Bio – Tecnoinnovazioni per la valorizzazione sostenibile del Bio Toscano”, promosso all’interno del progetto di filiera della Regione Toscana “Valorizzazione della produzione ortofrutticola biologica della Toscana”, che è portato avanti da Vivitoscano e Apofruit Italia, in sinergia con la cooperativa toscana Terre dell’Etruria e C.S. dell’Etruria. Le idee per il futuro sono state presentate a Firenze nel corso del convegno “Il progetto Ortofrutta Toscana Bio”.

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L'agricoltura biologica in Toscana

Secondo i dati del Sinab (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica), tra il 2015 e il 2016 nella nostra regione si è registrato un incremento del numero degli operatori, sia produttori che importatori bio, di quasi il 5%.

In tutta Italia le aree coltivate con metodo biologico nel 2016 hanno raggiunto quasi quota 1,8 milioni di ettari con una crescita di un quinto rispetto all’anno precedente. La Toscana è sesta a livello nazionale in questa speciale “classifica bio”: qui le principali estensioni per il biologico sono destinate a colture foraggere, cereali, olivo e vite.

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