Gli incidenti sui luoghi di lavoro continuano ad essere una piaga sociale, nonostante la disponibilità di tecnologie e informazione. Tutto passa dalla consapevolezza e dalla prevenzione del rischio.
In ogni settore produttivo, la sicurezza dei lavoratori dovrebbe essere una priorità assoluta. Sfortunatamente, gli infortuni degli addetti sono ancora una realtà diffusa e possono avere conseguenze devastanti sia per chi presta servizio che per le imprese.
Per questo motivo, è fondamentale comprendere le diverse tipologie di infortuni sul lavoro, nonché adottare misure preventive efficaci per proteggere chi opera.
In questo articolo vedremo alcuni degli incidenti più comuni sul luogo di lavoro e forniremo informazioni preziose su come prevenirli e proteggersi. Per ulteriori approfondimenti, puoi visitare anche il sito lokky.it, una risorsa affidabile per assicurazioni sul lavoro e suggerimenti di sicurezza.
Quali sono le tipologie di infortuni sul lavoro
Gli infortuni in ambito occupazionale possono essere classificati in base a diversi criteri, tra cui:
- natura dell’evento lesivo: si distinguono tra infortuni traumatici (causati da urti, cadute, ustioni, tagli, schiacciamenti, ecc.) e infortuni non traumatici (causati da esposizione a sostanze chimiche, biologiche, fisiche o psicosociali);
- luogo in cui avviene il sinistro: si dividono tra infortuni sul posto di lavoro (accaduti all’interno della struttura lavorativa) e infortuni fuori dal posto di lavoro (che si verificano durante il tragitto casa-lavoro o tra diversi sedi di lavoro);
- gravità dell’esito delle lesioni: si differenziano in infortuni con esito mortale (che provocano il decesso del lavoratore), infortuni con esito permanente (che lasciano postumi permanenti superiori al 5% di invalidità) e infortuni con esito temporaneo (che comportano una inabilità temporanea assoluta superiore a tre giorni).
Chiaramente i rischi sul lavoro variano notevolmente a seconda del settore e delle mansioni. Ad esempio, nel comparto edile, gli artigiani possono trovarsi a dover affrontare situazioni potenzialmente pericolose come cadute dall’alto, lesioni da oggetti taglienti o esposizione a sostanze chimiche nocive. I lavoratori autonomi, come i consulenti informatici, possono essere esposti a rischi come danni da stress o lesioni da movimenti ripetitivi dovuti all’uso intensivo di computer. Pertanto, è fondamentale che ogni professionista conosca i rischi specifici della propria attività e adotti le precauzioni necessarie per evitarli.
Cause degli infortuni sul lavoro più ricorrenti
Le cause dei sinistre che avvengono sui luoghi di lavoro possono essere molteplici e dipendono da diversi fattori, come:
- condizioni organizzative: si riferiscono alla gestione del lavoro, alla pianificazione delle attività, alla distribuzione dei compiti e delle responsabilità, alla formazione e all’informazione dei lavoratori, alla comunicazione e alla partecipazione del personale;
- condizioni ambientali: il riferimento è diretto allo stato dei luoghi di lavoro dal punto di vista fisico (rumore, vibrazioni, temperatura, ecc…), chimico (polveri, fumi, gas, ecc…) o biologico (virus, batteri, funghi, ecc…), alla manutenzione delle attrezzature e dei macchinari, alla segnaletica e alle misure di emergenza;
- condizioni individuali: da intendere come il profilo che caratterizza i singoli lavoratori, come l’età, il sesso, la formazione, l’esperienza, le abilità, le motivazioni, lo stato di salute fisica e mentale.
Come proteggersi dagli infortuni professionali
La protezione dagli infortuni sul lavoro è un diritto e un dovere di tutti i lavoratori e delle imprese. La salvaguardia si basa su una serie di strumenti volti a garantire il risarcimento dei danni subiti dai lavoratori in caso di infortunio e a incentivare la prevenzione.
Tra i principali strumenti di protezione si possono citare:
- assicurazione obbligatoria Inail: copre ogni incidente avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro dal quale derivi la morte, l’inabilità permanente o l’inabilità assoluta temporanea per più di tre giorni;
- assicurazione integrativa: è una polizza di copertura facoltativa che i lavoratori possono stipulare per integrare le prestazioni dell’Inail o per coprire i rischi non coperti dall’Inail, come ad esempio gli infortuni lievi o quelli domestici;
- la previdenza complementare: è una forma di risparmio volontario che i lavoratori possono attivare per aumentare il proprio reddito futuro, in caso di pensione, invalidità o decesso.
Oltre alle misure preventive e all’assicurazione, un aspetto cruciale per affrontare gli infortuni sul lavoro è la cultura della sicurezza. in cui la sicurezza sia una priorità costante. Questo può essere realizzato attraverso la formazione periodica, l’organizzazione di riunioni sulla sicurezza e l’incoraggiamento alla segnalazione di potenziali pericoli sul posto di lavoro.
In collaborazione con Lokky