Fatturato non solo in crescita, ma al suo massimo storico. Occupazione in lieve calo – niente a che vedere però con la situazione che c’è negli altri settori – patrimonio in aumento. A dispetto della crisi, Legacoop Servizi Toscana registra dati incoraggianti, presentati stamani durante il congresso dell’associazione all'auditorium di Sant'Apollonia a Firenze.
Legacoop Servizi Toscana è l'associazione di Legacoop che riunisce 360 cooperative attive nell’autotrasporto e logistica, nel sociale, nel settore dei multiservizi (pulizie, manutenzioni, facility management), nella ristorazione, nel turismo e nei servizi culturali. Nelle imprese che aderiscono a Legacoop Servizi Toscana lavorano complessivamente 24mila persone, di cui oltre 16.500 sono anche soci delle cooperative in cui sono impiegati.
Oltre il miliardo
Nel 2013 le cooperative di servizi aderenti a Legacoop hanno superato il miliardo di fatturato: i 1.005.095.457 euro rappresentano il miglior risultato nella storia dell'associazione, segnano un + 5,6% rispetto al 2008, l’anno in cui è iniziata la crisi, e sono in crescita anche rispetto all’anno precedente (+ 2,9%).
Autotrasporto e logistica da una parte, sociale dall’altra sono i due settori che fanno da traino, con un fatturato 2013 pari rispettivamente a 358 milioni di euro e oltre 314 milioni di euro. Buone performance anche per turismo (+5,4% di fatturato rispetto al 2012), multiservizi (+1,9%) e ristorazione (+1,2%).
Donne e laureati: qui c'è lavoro per voi
Diminuisce l’occupazione, -2,3% rispetto al 2012. In compenso nelle cooperative è altissimo il tasso d’impiego delle donne (80%) e dei giovani altamente scolarizzati (60%), due categorie spinte ai margini del mercato del lavoro.
“Le nostre cooperative – dice Angelo Migliarini, presidente di Legacoop Servizi Toscana – puliscono strade e scuole, trasportano farmaci, benzina e la merce che riempie gli scaffali dei supermercati, assistono anziani e disabili, gestiscono nidi d'infanzia. In pratica, se i nostri soci-lavoratori smettessero di lavorare, l'intera Toscana si fermerebbe. Eppure – spiega Migliarini – continuiamo ad essere un po' considerati come 'figli di un dio minore', un costo da comprimere alla prossima spending review. Un errore tragico, non solo e non tanto perché va a scapito nostro, ma perché senza scommettere su un terziario avanzato a servizio dei cittadini e delle imprese, difficilmente l'Italia potrà avere una vera ripresa economica”.
Rossi: “Cooperazione è garanzia”
“Negli anni della crisi – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, intervenuto al convegno – il mondo della cooperazione, anche quello dei servizi, ha tenuto, e non era affatto scontato. La formula della cooperazione nell'impresa dà forti garanzie e può avere grande spazio per il futuro. Certo anche il mondo della cooperazione esce colpito da questi anni di crisi, ma per alcuni aspetti risulta rafforzato. Nella crisi ci sono elementi di selezione: c'è chi tiene e c'è chi regredisce. Chi anche nella crisi decide di resistere, investire, innovare e qualificare l'offerta non viene travolto. L'impresa che regge è quella che investe gli utili e le istituzioni sono sue alleate. Quanto è accaduto nella cooperazione è la riprova di questa formula generale”.
Al convegno sono intervenuti anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, il direttore della Scuola Normale Fabio Beltram, l'economista Giulio Sapelli, il direttore dell'Irpet Stefano Casini-Benvenuti, Alessandro Amadori di Coesis Reserach, il segretario della Cgil Toscana Alessio Gramolati, il presidente di Legacoop Toscana Stefano Bassi e quello di Legacoop Servizi Fabrizio Bolzoni.