venerdì, 22 Novembre 2024
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Nel 2018, il turismo MICE a Firenze vale oltre 6 milioni di euro

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Firenze può confermare dati positivi anche per il 2018: sono infatti 137 i congressi, convegni ed eventi corporate nazionali e internazionali che si sono tenuti lo scorso anno nel capoluogo toscano, presso gli spazi di Firenze Fiera Congress & Exhibition Center, che dimostra un andamento costante del MICE tourism. Il fatturato è pari a 6.166.212 euro, con una crescita del +5.24% rispetto al 2017.

Firenze tra le mete più attrattive

La città di Firenze è tra le mete più attrattive a livello internazionale ed è stata inserita le prime cinque destinazioni italiane richieste per congressi ed eventi “corporate”.
Nel 2017 si è ridotto il peso degli eventi internazionali che hanno ottenuto una minore percentuale di partecipanti sul totale, specialmente negli spazi non convenzionali. Firenze però continua ad attrarre il 13,3% di eventi internazionali con il 21,9% di partecipanti stranieri;rimangono forti gli eventi nazionali sul territorio (49,0%) con il 41,5% di partecipanti (*dati OICE 2017). Leonardo Bassilichi, Presidente di Firenze Fiera Congress & Exhibition Center, conferma l’andamento della destinazione «Questi risultati sono un’ulteriore conferma dell’importanza dell’offerta del polo congressuale fiorentino per lo svolgimento dei più importanti congressi nazionali ed internazionali. Il nostro centro congressi esprime già grandi potenzialità che andranno solo a migliorare e con lo sviluppo dell’Aeroporto di Peretola la nostra città potrà essere considerata un’eccellenza a livello internazionale».
Infatti, a novembre 2018 la destinazione ha ospitato per il terzo anno consecutivo WorldVentures, la convention annuale di una delle più grandi aziende di marketing, specializzata in viaggi e turismo, che ha raccolto oltre 6000 partecipanti provenienti da tutto il mondo. Un’altra candidatura confermata nel 2018 è stata quella di Heart Failure, uno dei più importanti congressi internazionali nell’ambito della cardiologia, che si terrà nel 2021 in Fortezza da Basso. Firenze ha giocato un ruolo importante per la prima edizione fiorentina; nel 2016 il congresso ha avuto il record di presenze, raggiungendo i 5000 partecipanti.
Centinaia sono state anche le richieste lavorate dal Destination Florence Convention and Visitors Bureau: nel 2018 ne ha gestite oltre 300di varia natura, con oltre 130 eventi confermati tra convention, eventi corporate, congressi e servizi sul territorio, ecc. «Siamo soddisfatti del lavoro svolto con Firenze Fiera Congress & Exhibition Center, i nostri partner e le Istituzioni locali», afferma Italo Amedeo Romano, Presidente del Destination Florence CVB. «Ogni processo di candidatura prevede un forte supporto da parte dei principali player del territorio insieme all’intervento dei professori e ambassador locali; per questa ragione il Comune di Firenze ha deciso di premiare le personalità del mondo accademico e professionale con il riconoscimento formale del Florence Ambassador Award in Palazzo Vecchio».

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Il turismo business

Il turismo business è pertanto una fonte di ricchezza per l'economia della destinazione e un fondamentale volano per l’economia locale, rappresentando così un valore aggiunto per lo sviluppo del turismo di qualità di cui Firenze necessita. A favorire questo mercato, sarà il ritorno di Duco Travel Summit, dal 1 al 5 aprile 2019. Il workshop itinerante è infatti dedicato ai travel advisor di lusso provenienti principalmente da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda. Anche per questa seconda edizione fiorentina, Destination Florence CVB sarà Host Destination Partne dell’evento, supportando così gli organizzatori nelle relazioni con le istituzioni del territorio. «Un settore sempre più importante per Firenze perché legato a un turismo di qualità» ha detto l’assessore al Turismo Cecilia Del Re. «Un’opportunità per governare i flussi mettendo insieme tutte le forze presenti sul territorio. Per questo stiamo agendo su due fronti: da un lato, creando una squadra tra soggetti pubblici e privati in grado di proporre azioni mirate e coordinate; dall'altro aumentando l'investimento necessario su questo settore. Vogliamo una città aperta e funzionale a ospitare grandi convegni, anche internazionali, perché Firenze sia sempre di più luogo di incontro e confronto tra saperi».

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