martedì, 19 Novembre 2024
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”Province verso il crack”: allarme dei sindacati

A Firenze i lavoratori occupano la sala del Consiglio della Città metropolitana. Secondo Cgil, Cisl e Uil della Funzione pubblica con i tagli varati dal Governo in Toscana tutte le province rischiano il dissesto

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41 milioni di euro in meno per i “forzieri” delle Province toscane che di conseguenza andranno in dissesto finanziario con il blocco dei servizi, come il trasporto pubblico locale e la manutenzione stradale e degli edifici scolastici, mentre i lavoratori rischieranno lo stipendio.

Secondo Cgil, Cisl e Uil,  sarà questo lo scenario che si troveranno davanti i cittadini toscani, se il Decreto Enti Locali del Governo non verrà modificato. A Firenze i sindacati hanno deciso l’occupazione diurna a oltranza (con assemblea permanente) della Sala del Consiglio metropolitano in Palazzo Medici Riccardi.

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I lavoratori occupano la Città metropolitana di Firenze

La misura è stata votata a maggioranza dai lavoratori durante l'assemblea nella sede della Città Metropolitana di Firenze, indetta dalla Rsu con Cgil-Cisl-Uil di categoria. “Un'azione motivata in primo luogo dai tagli alle Province contenuti nel Decreto Enti Locali, che assesta un nuovo durissimo colpo a questi enti già agonizzanti: lo scopo è difendere i servizi ai cittadini e i diritti e l'occupazione dei lavoratori”, spiegano le sigle sindacali.

Sempre secondo i sindacati, per i lavoratori delle Province e della Città metropolitana di Firenze  la diminuzione drastica di risorse comporterà il taglio di gran parte del salario accessorio e metterà a rischio anche lo stipendio, come già accade in realtà del Sud, dove per mesi non è stato erogato. Nella Città metropolitana di Firenze ci sono inoltre circa 60 precari ai quali scadrà il contratto a fine anno e, vista l'attuale situazione, non se lo vedranno rinnovare.

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Venerdì giornata di mobilitazione in tutte le province toscane

Per venerdì 22 luglio, giornata nazionale di mobilitazione unitaria di Cgil-Cisl-Uil Funzioni pubbliche, sono state annunciate assemblee dei lavoratori in tutte le altre sedi delle Province della Toscana.

Alle assemblee sono stati invitati parlamentari dei territori, consiglieri regionali e sindaci a cui sarà chiesto di impegnarsi perché in sede di conversione del decreto vengano ridotti drasticamente i prelievi forzosi per le Province e le Città Metropolitane, così da evitare il dissesto di più della metà degli enti a livello nazionale.

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Cgil, Cisl e Uil chiedono anche che vengano tolte per le Province e le Città Metropolitane tutte le sanzioni previste per lo sforamento del Patto di Stabilità 2015, comprese quelle che causano la drastica diminuzione del salario accessorio, e che vengano previste norme adeguate per poter rinnovare i contratti a tempo determinato.

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