Il Bisonte Firenze sta vincendo la sua partita più grande: l’anno prossimo avrà il suo palazzetto, il cosiddetto “Palawanny”. Una vittoria del patron Wanny Di Filippo, del Comune e di tutto lo sport fiorentino. Un’arena polifunzionale capace di ospitare competizioni nazionali e internazionali, ubicata a San Bartolo a Cintoia. Una struttura all’avanguardia che permetterà alla società di fare un salto di qualità importante.
Aspettando il Palawanny di Firenze, la stagione del Bisonte
Contentissimo il presidente dell’Azzurra, Elio Sità: “Abbiamo chiuso una stagione abbastanza travagliata, sia sul fronte tecnico che su quello della pandemia, ma ora cerchiamo di guardare al futuro, sperando di poter giocare il campionato con serenità e prima o poi anche con un po’ di pubblico. Abbiamo un progetto a lunga scadenza sul quale crediamo molto e per questo voglio ringraziare tutti i nostri sponsor, ma anche il sindaco Dario Nardella. Sono fiero di poter tornare a parlare del progetto del Palazzo Wanny: ci lavoriamo da quattro anni ma il merito va solo e soltanto a Wanny Di Filippo. Stiamo cercando di fare tutto il possibile per dare alla società e alla città un impianto importante e polifunzionale. Speriamo che questo sia l’ultimo campionato che giochiamo al Mandela Forum, per cominciare già dal prossimo anno a usare la nuova struttura. È stato un parto difficile, perché abbiamo presentato il progetto il 2 dicembre 2016, però siamo soddisfatti di quello che abbiamo fatto e speriamo di presentare la squadra della prossima stagione al Palazzo Wanny”.
Il volley fiorentino
Nelle parole del presidente c’è la felicità per la costruzione del PalaWanny di Firenze, ma anche quella di avere il miglior allenatore per questo tipo di progetto, Marco Mencarelli, e un roster di sicura prospettiva. La veterana, la centrale Sara Alberti, ci crede: “Come nuovo capitano auguro alle mie compagne di potersi sentire come mi sento io. Questa più che una squadra è una famiglia, io sono qui dal 2017 e ogni anno è piacevole entrare in campo con la voglia di giocare e di dimostrare. È una sensazione fantastica giocare con questa spinta, speriamo di toglierci grandi soddisfazioni perché siamo una squadra che può arrivare lontano”.
Rimane il rimpianto per la semifinale di Supercoppa italiana sfiorata contro Novara, nel quarto di finale perso per 3 a 2 al tie-break. Supercoppa andata a Conegliano che ha vinto facile contro Busto Arsizio.
Scandicci? Fermata ancora una volta in semifinale dalla stessa Conegliano. Si preannuncia un’altra stagione da eterna seconda per la Savino Del Bene. E se i programmi saranno rispettati, a questo punto lo sarà anche nella corsa alla costruzione dell’impianto di proprietà.