All’ultimo piano del palazzo in Corso Italia 32, uno spazio di 300 metri è diventato una nuova casa di solidarietà e speranza. Un luogo di sensibilizzazione, prevenzione e formazione sui temi della salute mentale. Si trova qui la nuova sede del Progetto Itaca Firenze Onlus, associazione nata nel 1999 a Milano e presente a Firenze dal 2011. Da allora offre aiuto alle persone affette da disturbi psichiatrici, ma anche ai loro familiari, agli amici e a chiunque sia interessato a sostenere e promuovere una visione innovativa della malattia mentale.
Il Club Itaca Firenze
A spiccare tra le attività è il Club Itaca Firenze: un centro nato nel 2012 per favorire lo sviluppo dell’autonomia socio-lavorativa di giovani con una storia di disagio psichico. Il Club al momento conta 74 iscritti, più della metà dei quali hanno già svolto esperienze di lavoro, inserimenti socio-terapeutici e tirocini formativi.
Progetto Itaca Firenze offre aiuto anche alle famiglie e agli amici di persone affette da disturbi mentali attraverso, ad esempio, corsi di formazione specifici tenuti da psichiatri, psicologi e assistenti sociali della Regione Toscana secondo gli standard internazionali della Nami, la National lliance on mental illness. Per loro, e non solo, è anche Faro Itaca, una linea d’ascolto, informazione e prevenzione attiva nel pomeriggio dal lunedì al venerdì al numero 3713358465.
Gli incontri nelle scuole
La conoscenza allontana i pregiudizi e aiuta a riconoscere le situazioni di rischio. Per questo Progetto Itaca organizza una serie di incontri nelle scuole superiori del territorio allo scopo di sensibilizzare e prevenire i disturbi mentali.
“Oltre all’impegno di professori e insegnanti, capita spesso che siano i ragazzi stessi a richiedere gli incontri nelle scuole” – racconta Simona Venturi, responsabile della comunicazione dell’associazione. “L’interesse da parte loro è notevole, siamo chiamati molte volte ad approfondire e parlare di tematiche con le quali, data la loro giovane età, è possibile imbattersi”.
Gli incontri richiamano l’attenzione sui fattori di rischio, sui sintomi con cui il disagio psichico si manifesta e sui modi per chiedere e ricevere aiuto. Questa attività, realizzata in collaborazione con alcuni psichiatri della Asl fiorentina, ha già coinvolto circa 870 studenti. Lo scopo, di nuovo, è cambiare l’atteggiamento nei confronti della malattia mentale grazie a una corretta informazione. In questo caso, imparando a distinguere tra “disagio giovanile” e “disagio mentale”.