Firenze conosce fin troppo bene il turismo “mordi e fuggi”. Comitive che in mezza giornata visitano – o si convincono di aver visitato – il centro storico prima di scappare a Bologna con mezz’ora di treno veloce e magari alla sera farci rientrare pure una terza città d’arte. Turismo predatorio. La Via degli Dei sta agli antipodi, da piazza Maggiore a Bologna a piazza della Signoria a Firenze. A piedi.
Ci vogliono cinque giorni, i più esperti possono farcela in quattro. Ma non è questione di tempo: quei centotrenta chilometri sul dorso della penisola sono un viaggio da fare con calma, attraversando il più grande archivio naturale della nostra storia geologica e umana, l’Appennino, Terra di mezzo d’Italia, su sentieri calpestati da secoli. È un modo lento, lungo, persino faticoso di conoscere strade e territori.
Via degli Dei, la storia
Lo facevano gli Etruschi seicento anni prima di Cristo, da Fiesole a Felsina per commerciare con la Pianura Padana. Continuarono i Romani, rafforzando il collegamento transappenninico per la nuova colonia di Bononia. E antiche, antichissime sono le suggestioni lungo il cammino. Si supera il Contrafforte pliocenico, un bastione di pietra arenaria emerso dal mare cinque milioni di anni fa, oggi riserva naturale ricca di fossili. Si passano le vette consacrate a un pantheon pagano, gli Dei della Via: il Monte Adone, il Monte Venere, il Monzuno (da Mons Iovis, monte di Giove), il Monte Luario dedicato alla dea romana dell’espiazione in battaglia, Lua.
Uno dei percorsi di trekking più apprezzati
Una storia rinata nel secolo scorso: negli anni Ottanta un gruppo di appassionati escursionisti bolognesi immagina di ricostruire un sentiero che percorra quelle antiche vie. In breve diventa uno dei tracciati di trekking più apprezzati d’Italia e negli ultimi anni ha vissuto un’impennata di popolarità. Nel 2019 lo hanno percorso in 12 mila, quest’estate si è ritrovato ad essere la meta perfetta per una vacanza anti-Covid, tanto che l’ufficio turistico che si occupa del percorso ha dovuto pubblicare un avviso per ricordare agli aspiranti camminatori di prenotare con congruo anticipo i loro pernottamenti vista l’affluenza definita “enorme”.
Da Firenze a Bologna lungo la Via degli Dei: il piano di promozione 2020-2022
Eppure enorme è anche il potenziale ancora inespresso. Proprio per incrementare i flussi turistici e aprirli anche a nuovi mercati è stato firmato il piano di promozione e valorizzazione della Via degli Dei per il triennio 2020-2022. Si guarda agli escursionisti di Austria, Svizzera, Francia, Paesi Bassi e Regno Unito, ma anche oltre, a Usa, Australia e Brasile. In cantiere il lancio di una card dedicata, l’espansione della rete di strutture ricettive, l’investimento sulle e-bike. Parola d’ordine: sostenibilità. A firmare il piano di promozione sono stati tutti i Comuni attraversati dalla Via degli Dei, compreso il Comune di Firenze.