venerdì, 27 Dicembre 2024
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Come fare richiesta danni per l’alluvione in Toscana

I privati possono presentare la documentazione per la ricognizione dei danni. Si attende anche la procedura online per le imprese e le attività produttive

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La Regione ha attivato la procedura di richiesta danni per l’alluvione in Toscana del 2 novembre 2023: si tratta di una “ricognizione” di ciò che è stato danneggiato dagli eventi meteo estremi, per cui potrà essere riconosciuto un risarcimento. Dopo aver messo a disposizione la modulistica nei giorni scorsi, l’ente ha attivato il portale online su cui i privati cittadini possono inviare i documenti. Per le imprese bisognerà ancora attendere per la pubblicazione del form online.

Come fare la richiesta danni per l’alluvione 2023 in Toscana

Per la richiesta dei danni a seguito dell’alluvione dal 24 novembre i cittadini privati accedono al servizio online all’indirizzo servizi.toscana.it/formulari, autenticandosi con SPID, carta di identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Dalla schermata che compare bisogna selezionare la voce “compila nuovo formulario” e poi scegliere dall’elenco “emergenza alluvione novembre 2023“.

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A questo punto al cittadino vengono richieste diverse informazioni:

  • Se la ricognizione danni riguarda se stessi o un’altra persona
  • L’indirizzo dell’immobile danneggiato
  • Se si tratta dell’abitazione principale
  • La stima dei danni per le parti strutturali
  • Le spese già sostenute per danni alle parti strutturali
  • La stima dei danni per i beni mobili
  • Le spese già sostenute per danni a beni mobili
  • Se c’è la necessità di ricostruire o cambiare collocazione dell’immobile
  • Se si ha diritto a risarcimenti danni da parte di assicurazioni stipulate contro eventi naturali, come l’alluvione

Per la richiesta dei danni e anche per il riconoscimento del risarcimento è fondamentare conservare tutti gli scontrini che documentano le spese sostenute e scattare foto che dimostrino i danni subiti per l’alluvione 2023 in Toscana. Il risarcimento è legato alla dichiarazione di stato di emergenza nazionale.

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“La Regione Toscana è stata attiva da subito per aiutare la popolazione ed i territori colpiti da un evento naturale di eccezionale intensità.– ha commentato il presidente della Regione Toscana e Commissario straordinario per l’emergenza Eugenio Giani – ora, grazie ad uno straordinario impegno degli uffici, è in grado di far iniziare una ricognizione puntuale dei danni dei privati, per poter richiedere al Governo in tempi rapidi cifre reali, dettagliate e mirate, non ipotesi. Questo perché vogliamo essere concreti nell’aiuto ai cittadini”.

Il pdf del modello B1 per i danni dell’alluvione in Toscana

Per completare la procedura, se ancora non è stato fatto, va scaricato e compilato il modello B1 per la ricognizione dei danni causati dall’alluvione. Bisogna inviarlo online sulla piattaforma regionale, allegando una copia del proprio documento di identità e, nel caso di presenti la richiesta per un’altra persona, anche il modello di delega. Qui il pdf del modello B1 per la ricognizione dei danni, che era stato pubblicato nei giorni scorsi dalla Regione Toscana in attesa dell’attivazione del portale.

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Una volta spuntate le caselle in cui ci si assume la responsabilità della veridicità delle informazioni fornite, in cui si dichiara di aver allegato tutti i documenti richiesti e per la presa di visione dell’informativa privacy, è possibile salvare la richiesta. Infine per inviarla è necessario selezionare il bottone “trasmetti” nella parte alta della pagina, come spiegato nel video-tutorial della Regione Toscana.

I risarcimenti per le imprese

Per quanto riguarda la richiesta di danni da parte di imprese e attività produttive colpite dall’alluvione, la Regione Toscana attiverà nei prossimi giorni una procedura totalmente online. Al momento è stato messo a disposizione il fac-simile del Modello C1: il cartaceo non andrà compilato, ma servirà soltanto alle aziende per capire quali informazioni sarà necessario inserire online una volta attivato il portale. Sul sito della Regione si trovano anche i chiarimenti sulle diverse voci presenti sui moduli.

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