Arriva la proroga, ma con novità non di poco conto. La conversione in legge del decreto aiuti quater ha stabilito una volta per tutte come funziona il superbonus nel 2023: la maxi agevolazione per le ristrutturazioni edilizie scende al 90 per cento per i condomini e viene reintrodotta per le vilette unifamiliari. Per le abitazioni singole resta al 110 fino a marzo per chi ha già iniziato i lavori oppure cala al 90 se si rispettano vari requisiti, tra cui il reddito con i parametri del “quoziente familiare“. Il 12 gennaio, la Camera ha approvato in via definitiva il dl, che diventa quindi legge ed entrerà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale prevista entro il 17 gennaio.
Come funziona il superbonus nel 2023 per i condomini: detrazione al 90 per cento
Prima di affrontare il tema della proroga per le villette unifamiliari (che devono sottostare a particolari requisiti), partiamo dai condomini per cui il decreto aiuti quater ha fissato il superbonus al 90 per cento dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023. Dopodiché la detrazione sulle spese sostenute scenderà al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025. Ci sono tre eccezioni, previste dalla legge di bilancio 2023.
La proroga del superbonus al 110 per cento vale per i condomini che abbiano approvato la delibera dei lavori entro lo scorso 18 novembre, presentando la Cilas entro il 31 dicembre 2022, o per quelli che hanno deliberato tra il 19 e il 24 novembre con il deposito della comunicazione di inizio lavori entro il 25 novembre. Viene poi prorogata fino al 2025 l’agevolazione piena al 110% solo per i soggetti del terzo settore che operano nei servizi socio-sanitari e assistenziali. In questo caso però i membri del Consiglio di amministrazione non devono percepire alcun compenso.
Servirà un decreto del Ministero dell’Economia poi per attivare il “Fondo indigenti” che, nel caso dei condomini, fornirà contributi alle famiglie che non possono anticipare subito la cifra per le spese non coperte dal superbonus 2023 al 90 per cento. A disposizione ci sono 20 milioni di euro per quest’anno.
La proroga del superbonus per le villette unifamiliari, quando è al 110 e quando al 90
Ci sono due casistiche per quanto riguarda le case indipendenti, previste dalla conversione in legge del decreto aiuti quater. Il superbonus resta al 110 fino al 31 marzo 2023 per le villette unifamiliari in cui i lavori al 30 settembre scorso siano risultati completati al 30%, mentre per le altre quest’anno l’agevolazione scende al 90 per cento se si rispettano 3 requisiti:
- spese effettuate dal proprietario o dal titolare di un diritto reale sull’immobile;
- la ristrutturazione deve riguardare la prima casa (abitazione principale);
- reddito fino ai 15.000 euro, che aumenta in base al quoziente familiare.
Come funziona in concreto il superbonus 2023
Il nuovo superbonus al 90 per cento, previsto in questo 2023, funziona in modo analogo al “vecchio” sistema al 110. Viene riconosciuta una detrazione del 90% dell’imposta lorda sulle spese sostenute per lavori che riguardano l’isolamento termico (più del 25% della superficie disperdente dell’edificio), la sostituzione degli impianti di climatizzazione e per la fornitura di acqua calda oppure adeguamenti antisismici (sisma-bonus).
In aggiunta a uno di questi tre interventi si può godere delle detrazioni anche per l’efficientamento energetico (ecobonus), per l’eliminazione delle barriere architettoniche, per l’installazione di pannelli solari fotovoltaici e di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Tutti i dettagli si trovano sul sito dell’Agenzia delle Entrate, che dovrà ora recepire le novità sul superbonus 2023 al 90 per cento.
La cessione del credito
Novità importanti arrivano anche sul fronte della cessione del credito per il superbonus al 110 per centro. Vengono allungati i tempi di recupero dei crediti comunicati entro lo scorso 31 ottobre, che appena ci sarà il provvedimento dell’Agenzia delle Entrate potranno essere spalmati sul doppio del tempo, 10 anni. I passaggi di mano dei crediti di imposta diventano adesso cinque (e non più quattro) se l’ultima cessione riguarda banche, assicurazioni e intermediari finanziari. Inoltre le imprese edilizie coinvolte nei cantieri per il superbonus possono ottenere finanziamenti garantiti dalla Sace, la società di servizi assicurativi e finanziari per le imprese controllata dal Ministero dell’Economia e delle finanze.