Terza gara consecutiva al Franchi per la Fiorentina ma anche sonora sconfitta subita da un bel Napoli che, in teoria, doveva avere la testa già alla sfida di Champions e che, invece, sbaraglia una squadra viola lenta e prevedibile con molte difficoltà sia a centrocampo che ad andare a rete. Mazzarri non risparmia nessuno, Rossi mette in campo l’undici migliore e rispolvera, nella ripresa Marchionni che debutta, così, alla ventiquattresima giornata.
PRIMO TEMPO. Gara autoritaria da parte dei partenopei che dopo neanche centoventi secondi sono già avanti: Hamsik imbuca per Cavani che non fallisce un quasi rigore in movimento. E’ lo 0-1. Evidente il fatto che la difesa viola aveva cercato di far scattare il fuorigioco ma senza riuscirci. La Fiorentina vacilla e Maggio centra la traversa. Poi è Natali a timbrare il palo della porta difesa da Rosati, sostituto dell’influenzato De Sanctis. Ma è sempre il Napoli a rendersi pericoloso. Britos si divora il raddoppio e si va al riposo.
SECONDO TEMPO. La Fiorentina cerca di riorganizzarsi ma è ancora il Matador Cavani a salire in cattedra. L’uruguagio scatta ancora una volta sul filo del fuorigioco e infila Boruc sul primo palo. E’ lo 0-2. La gara non appare, però, finita. Rossi prova a rinfrescare la squadra con Cerci e Marchionni ma il gol per riaprire la partita non arriva. Arriva invece la rete di Lavezzi: il Pocho fila via in contropiede a fa tris.
Delio Rossi commenta: “Non siamo partiti nel migliore dei modi, poi c’è stata la reazione. Nel primo tempo meritavamo il pareggio, poi nel secondo il Napoli è stato più forte di noi. Noi siamo una squadra che deve giocare come sa, oggi negli spazi il Napoli è stato devastante e non siamo riusciti a imporre il nostro gioco. Potevamo fare sicuramente meglio. La sosta forzata ci ha penalizzato? Abbiamo giocato alla pari con una squadra a cui abbiamo dato la metà campo per tutta la partita. Non credo che ci abbia penalizzato lo stop. Davanti – conclude Delio Rossi – avevamo dei giocatori che non stavano benissimo. Eravamo costretti ad allargare ai centrocampisti e emergevano i nostri problemi quando eravamo”.