La traversa di Zarate e il palo colpito da Rigoni sono state le uniche emozioni di Chievo Verona – Fiorentina, gara povera di emozioni e che conferma l’involuzione del gioco dei viola. Stucchevole e inconcludente. Nel Chievo Rolando Maran schiera davanti al portiere Bizzarri, Cacciatore, Gamberini, Cesar e Gobbi. Sulla mediana spazio a Rigoni, Radovanovic ed Hetemaj. Davanti Simone Pepe alle spalle del tandem composto da Inglese e Pellissier. Nella Fiorentina Paulo Sousa piazza davanti a Tatarusanu, Tomovic, Rodriguez e Astori. A centrocampo Alonso, Tello, Borja Valero e Badelj. In attacco Kalinic è l’unica punta, supportata dai trequartisti Zarate e Mati Fernandez.
Primo tempo
Si vede davvero poco gioco al Bentegodi tra Chievo Verona e Fiorentina. Poca qualità, continui fraseggi che non portano a tiri pericolosi verso la porta avversaria. Ci si sveglia dal torpore al 34’ quando Tomovic appoggia la sfera a Kalinic che gira bene a rete ma trova la risposta di Bizzarri in calcio d’angolo. Nient’altro da segnalare. Si va al riposo sullo 0-0.
Secondo tempo
La ripresa riserva qualche rara giocata grazie ad un maggiore ritmo. Al 50’ si vede per la prima volta il Chievo con Pepe che smarca Pellissier in area: sinistro rasoterra troppo centrale, e Tatarusanu riesce a parare in due tempi. Al 52’ la risposta della Fiorentina con Zarate che colpisce in pieno la traversa su calcio di punizione a giro dal limite: sulla ribattuta piomba Alonso, che da distanza ravvicinata spreca calciando alto sopra la traversa. Il Chievo cerca di non subire e, al 58’, Rigoni, con una bordata dalla distanza colpisce in pieno il palo alla sinistra di Tatarusanu. Al 61’ ancora Zarate, si invola sull’out di destra e crossa basso al centro per Kalinic, che spreca la conclusione a rete da buona posizione. Al 79’ il Chievo cerca di sorprendere i viola con Birsa che, appena subentrato a Pepe, innesca Floro Flores (anche lui subentrato) e mette in difficoltà Tatarusanu che però si salva. All’89’ ancora Floro Flores calcia in porta sul primo palo: la sfera passa sotto le braccia di Tatarusanu e viene agguantata in extremis dal portiere viola prima che oltrepassi la riga. Finisce a reti bianchi l’ennesima prova opaca dei viola.
L’allenatore
Paulo Sousa un po’ preoccupato per questo finale di stagione. “Sono mancate concretezza e aggressività. Abbiamo giocato contro una squadra fisica, controllavamo le transizioni offensive nel primo tempo. Appena abbiamo rischiato qualcosa ci siamo allungati, loro con fisicità ci hanno attaccato e hanno creato difficoltà. Credo – aggiunge l’allenatore viola – che abbiamo controllato quasi tutta la partita, ma nell’ultimo terzo di gara bisognava essere più aggressivi. Abbiamo perso convinzione, determinazione e fiducia, cose che avevamo a inizio stagione. Riusciamo spesso a creare più occasioni degli altri, ma dobbiamo migliorare e cercare la vittoria”. Sul futuro Sousa continua a sviare. “Ho già parlato troppe volte, non aggiungo altro. Mario Cognigni mi ha detto che era impegnato questa settimana, a fine della settimana prossima ci vedremo. Quando loro sono vicini a noi – conclude – abbiamo sempre occasioni per parlare”.