lunedì, 18 Novembre 2024
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L’opzione dello stadio alla Scuola Marescialli di Firenze

In attesa di novità sul Pnrr si discute della nuova casa della Fiorentina e torna in ballo l'idea dello stadio alla Scuola Marescialli di Firenze

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Sullo stadio a Firenze si torna a parlare dell’opzione Scuola Marescialli dei Carabinieri, a Castello, per ospitare la Fiorentina nel periodo dei lavori all’Artemio Franchi. È il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani a dire che questa possibilità lo convince. In questo modo i viola, durante il periodo del trasloco forzato da Campo di Marte causa interventi di restyling, potrebbe restare comunque a Firenze. Accontentando anche i tifosi che si sono mobilitati per chiedere di non trasferire la squadra in altre città, come ad esempio Modena.

Le parole di Giani sullo stadio alla Scuola Marescialli di Firenze

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha parlato di “occasione per il calcio e per l’atletica”. Naturalmente per far sì che la Fiorentina vada allo stadio Marescialli di Firenze andrebbe allargata la capienza dell’impianto di Castello con tribune alternative. Tutto ciò, come ha spiegato anche Giani, “costerebbe alla Fiorentina di meno che andare ad affittare uno stadio”. Nel frattempo, oltre all’ipotesi Scuola Marescialli, a Campi Bisenzio il candidato sindaco (con l’omonima lista civica) Riccardo Nucciotti ha rilanciato l’ipotesi di realizzare il nuovo stadio a Campi Bisenzio.

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Pnrr e le novità sul Franchi

In attesa di capire se l’opzione dello stadio alla Scuola Marescialli sia davvero percorribile, c’è la grande partita relativa al Pnrr e alle osservazioni della Commissione europea sui 55 milioni dei 200 complessivi per il restyling del Franchi di Firenze. Da Palazzo Vecchio non filtra preoccupazione. Il sindaco Dario Nardella ha affermato di voler chiedere “udienza alla Commissione europea perché le sue osservazioni sulla riqualificazione del Franchi sono incomprensibili”.

Il sindaco ha anche dichiarato che il progetto Franchi “è un’eccellenza e risponde a tutti i canoni imposti dai bandi a cui abbiamo partecipato. Se non meritano di passare il Franchi o il Bosco dello Sport di Venezia”, ovvero l’altro progetto sotto la lente d’ingrandimento, allora “l’intero Pnrr dovrebbe essere messo in discussione”. Nardella è dunque pronto a volare a Bruxelles. Così da difendere il nuovo impianto che dovrebbe sorgere entro fine 2026 e i cui lavori dovrebbero partire entro fine anno.

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