Quella del Brindellone di Firenze è una tradizione antichissima, con un significato profondo legato allo scoppio del carro e alla storia della città. Ogni anno per la domenica di Pasqua in tanti si radunano in piazza Duomo per assistere a uno spettacolo pirotecnico unico nel suo genere. Uno scintillio di colori che dissipandosi lascia posare lo sguardo sul Battistero e sulla Cattedrale. Ma cosa vuol dire brindellone a Firenze e da cosa deriva questa espressione?
Il significato del Brindellone, cosa vuol dire e perché si dice così a Firenze?
A Firenze il grande carro di fuoco protagonista dello scoppio di Pasqua è chiamato “Brindellone“. Quello che vediamo oggi è stato realizzato e decorato nel Diciottesimo secolo, precisamente nel 1765. Il nome attribuito a questo particolare carro proviene dalla festa celebrata dalla Zecca fiorentina in onore del suo protettore San Giovanni Battista. Per l’occasione, ogni 24 giugno, un carro di fieno percorreva le strade di Firenze dalla Torre della Zecca, trainando un uomo vestito in maniera trasandata.
Proprio questa figura, rappresentazione del santo eremita, fu chiamata a Firenze “brindellone”: ecco quindi cosa vuol dire. Con questa espressione si indica quindi una persona vestita in modo sciatto e dalla camminata ciondolante. Da allora ogni carro usato per le festività pubbliche venne battezzato dal popolo “brindellone”, come successe anche lo scoppio della domenica di Pasqua. Un termine che ha avuto un discreto successo in città, tant’è che un celebre ristorante dove mangiare nel centro di Firenze si chiama proprio “Brindellone”. L’Accademia della Crusca, nel suo vocabolario fiorentino, definisce il brindellone come “persona molto alta ed eventualmente anche stupida o malvestita” e di riflesso, in alcuni casi, viene indicato così anche un fannullone.
Cos’è il Brindellone di Firenze: il protagonista dello scoppio del carro
Ma torniamo alla tradizione. Il Brindellone di Firenze è una torre pirotecnica a tutti gli effetti e anche la sua struttura ha un suo significato: sui fianchi sono presenti gli stendardi dei quattro quartieri storici della città (bianchi, rossi, verdi e azzurri), che si affrontano durante il torneo del calcio storico di San Giovanni. Non a caso, l’estrazione degli abbinamenti per le partite si svolge in piazza Duomo prima del volo della colombina dall’altare maggiore di Santa Maria del Fiore che innesco lo spettacolo pirotecnico.
Il Brindellone di Firenze è alto 11,60 metri, lungo 3,40 metri ed è “imbottito” di 1.600 mortaretti, per un peso totale di circa 40 quintali. La sua “casa” si trova a ovest del centro di Firenze, in via Il Prato, al civico 48 in un magazzino che è ben riconoscibile per l’alto portale di legno. Qui viene conservato tutto l’anno (e in alcuni casi è visitabile per eventi speciali) fino a alla mattina di Pasqua quando, montato su un carro, viene trainato da un coppia di buoi agghindati secondo la tradizione da fiori colorati fino a piazza Duomo. Viene scortato dal corteo di persone in costume: 150 tra fanti e sbandieratori accompagnano il Brindellone fino allo “spiazzo del paradiso” tra il Battistero e il Duomo di Firenze.
Il Brindellone di Firenze: la storia e le origini
Sembra che questa antichissima tradizione risalga addirittura ai tempi della prima crociata, quando il fiorentino Pazzino de’ Pazzi salì per primo sulle mura di Gerusalemme, espugnata il 15 luglio 1099. Per ricompensare il suo atto di coraggio gli vennero donate ben tre schegge del Santo Sepolcro. Queste reliquie rientrarono a Firenze con lui e vennero conservate in vari luoghi fino a giungere alla Chiesa di Santi Apostoli dove sono tuttora custodite.
Ma cosa c’entra questo con il Brindellone di Firenze e con il significato dello scoppio del carro? In occasione del Sabato Santo alla popolazione fiorentina veniva consegnato il fuoco benedetto acceso con le scintille sprigionate dallo sfregamento delle schegge, per dare vita al focolare domestico. Con il passare del tempo la cerimonia fu spostata alla domenica di Pasqua e fu anche creato un carro per trasportare il “fuoco sacro”.
Dal 1515, al posto dell’itinerario del carro, fu istituita una postazione fissa tra il Duomo di Firenze e il Battistero di San Giovanni, ossia l’antenato del Brindellone. Il fuoco benedetto veniva così distribuito a tutta la città in modo simbolico, con lo scoppio di fuochi d’artificio e mortaretti. La struttura fu poi rimodernata e messa in sicurezza più volte, nel Milleseicento e successivamente nel Millesettecento.
Come si celebra lo scoppio del carro
Ecco come si celebra oggi lo scoppio del carro a Firenze, nella mattina di Pasqua: circa 150 metri di cavo a 7 metri di altezza collegano il Brindellone all’altare maggiore del Duomo. Da qui parte il volo della “colombina”, ossia l’innesco. Ricoperto con un impasto di gesso e cartapesta, questo razzo che raffigura una colomba con un ramoscello di olivo nel becco parte dalla navata centrale della Cattedrale appena viene accesa la sua miccia, tocca il Brindellone dando inizio allo spettacolo pirotecnico e poi torna indietro fino all’altare.
Il significato di un volo della colombina senza intoppi, dal Duomo al Brindellone e ritorno, è un buon auspicio per tutta la città di Firenze. Secondo varie fonti, una delle poche volte che la colombina fallì la sua missione fu nel 1966, l’anno dell’alluvione.