“Nel Decamerone di Boccaccio si raccontavano storie per sfuggire alla pestilenza. In un momento così difficile per la nostra società ci piace pensare che il racconto possa ancora portare vita, speranza,amore”. Eccolo il Decamerone secondo Stefano Accorsi che con queste parole ha presentato stamani “Vizi, virtù e passioni”, libero adattamento dell’opera di Boccaccio sul palco del Teatro della Pergola dal 9 al 14 dicembre, per la regia di Marco Baliani.
Il primo grande appuntamento della nuova stagione fa idealmente da seguito a quello della passata, quando la compagnia mise in scena una rivisitazione, “un tradimento”, come lo ha definito Baliani, dell’Orlando Furioso di Ariosto. L’operazione sarà simile negli intenti: inventare un nuovo linguaggio per portare in teatro la lingua di un grande autore italiano del passato e scoprire quanto si possa ancora attingere dalle sue intuizioni. Un progetto, chiamato “Grandi Italiani” giunto alla sua seconda tappa e destinato a chiudersi il prossimo anno con Il Principe del Machiavelli.
Stefano Accorsi, nei panni di Panfilo, il Mastro di brigata, sarà a capo della compagnia di cui fanno parte Salvatore Arena, Silvia Briozzo, Fonte Fantasia, Mariano Nieddu e Naike Anna Silipo e che metterà in scena sette delle cento novelle boccaccesche.