mercoledì, 20 Novembre 2024
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Reperti etruschi del Louvre a Cortona: un grande evento a marzo 2011

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La mostra segna il ritorno in Italia di opere d’arte appartenenti alla collezione delle antichità del Louvre: capolavori come la statua in terracotta di Arianna da Falerii, immagine-simbolo della mostra, gli idoli del Falterona, le strepitose oreficerie della Collezione Campana, sarcofagi, cippi funerari e rilievi chiusini narrano in maniera approfondita il sistema dei rapporti culturali e socio-economici delle città etrusche situate nel ter ritorio tra i fiumi Arno e Tevere, anche alla luce delle scoperte successive alla dispersione di questi materiali.

«Si tratta di un evento di grandissimo rilievo, reso possibile grazie all’ottimo clima di collaborazione tra Cortona e il Museo del Louvre – ha dichiarato l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti nel suo intervento alla presentazione della mostra, svoltasi oggi a palazzo Strozzi Sacrati -. Le due esposizioni e i protocolli d’intesa per realizzare una banca dati tesa a censire il patrimonio etrusco nei grandi musei europei confermano la rilevanza a livello internazionale della città di Cortona, antica lucumonia, per lo studio e la conoscenza della civiltà etrusca. Di questa rilevanza la Regione Toscana non può che essere orgogliosa: dalla metà degli anni Ottanta ha condiviso con altri protagonisti l’avventura dell’archeologia urbana cortonese, dall’allestimento della nuova sezione topografic a del museo alla recente realizzazione del parco, che collega le emergenze monumentali antiche del circuito urbano e del territorio».

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«Cortona, il MAEC e la mostra sono l’occasione per rinnovare l’attenzione del visitatore di fronte alla qualità diffusa che caratterizza i mille volti della nostra regione – ha concluso Scaletti -. In particolare in questa mostra valenza turistica e culturale si intrecciano. Attrae la suggestione del tema del “ritorno” di capolavori dispersi dal territorio che si estende da Fiesole all’agro chiusino, da Perugia a Civita Castellana (l’antica Falerii). Nell’esporre per la prima volta in Italia questi manufatti, testimonianze della produzione artistica locale, il MAEC promuove un’operazione di recupero della memoria e diventa l’emblema del senso di appartenenza a un territorio e ad una comunità più vasti».

Alla conferenza stampa erano presenti, insieme all’assessore Scaletti, Francoise Gaultier e Laurent Haumesser, conservatori del Dipartimento delle antichità greche, etrusche e romane del Louvre, il sindaco di Cortona Andrea Vignini, il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai, Giovannangelo Camporeale, Lucumone dell’Accademia etrusca, e Paolo Giulierini e Paolo Bruschetti, conservatori del Maec.

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