In virtù della felice situazione archeologica delle città vesuviane, uno spazio a se è dedicato al caso particolare dei vigneti di Pompei, mentre un altro spazio della mostra è dedicato allo straordinario contributo di Fenici ed Etruschi nella diffusione della coltivazione della vitis vinifera nel Mediterraneo.
Accanto ad una riflessione sull’evoluzione delle tecniche di coltura diversi reperti appositamente selezionati illustrano anche i valori religiosi e culturali della vite, espressi sin dalle epoche più remote attraverso una vastissima serie di raffigurazioni che raccontano divinità, riti e feste del vino. Preziose sculture e vasi dipinti illustrano la nascita e la diffusione del culto di Dioniso, capace secondo la tradizione di mutare continuamente forma e sostanza. Eleganti servizi da mensa testimoniano come il consumo del vino abbia rappresentato uno dei momenti più significativi delle forme di convivialità dei gruppi aristocratici. Grazie ai preziosi ritrovamenti pompeiani e alle puntuali descrizioni presenti nella letteratura latina è stata ricostruita anche una “cella vinaria” che consentirà ai visitatori di immergersi nella realtà del tempo, aggirandosi tra gli attrezzi per la vigna, le anfore e i barili in legno, i cesti per la vendemmia, i carri e tutte le altre attrezzature. Un percorso, quello della mostra, volto, non solo a documentare scientificamente tutto il ciclo del vino dalla vendemmia al consumo, ma a stimolare gusto, olfatto e vista, sensi che mantengono con il vino uno stretto rapporto che affiora a livelli storici e sociali diversi.
Fino al 30 aprile 2011
Il sito della mostra: http://www.unannoadarte.it/mostra3_presentazione.html