Ore 21.15, stop alla vendita di alcol nei negozi alimentari, nei supermercati e nei minimarket di Firenze.
ORDINANZA ANTI-ALCOL. Scatta stasera l’ordinanza anti-movida di Palazzo Vecchio, valida su tutto il territorio comunale. Il provvedimento è stato firmato stamani dal vicesindaco Dario Nardella. E ha l’obiettivo di mettere un freno all’abuso di sostanze alcoliche e al degrado urbano, favorito dalla proliferazione di minimarket nel centro della città.
LE MISURE. Dalla birra ai superalcolici, sarà vietata la vendita di qualsiasi bevanda alcolica a prescindere dalla gradazione. Il divieto scatta per gli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa e per le attività come artigiani, per i panificatori, per i punti di vendita di giornali e per gli esercizi di somministrazione con vendita da asporto.
”TREGUA” A CAPODANNO. Il divieto non si applica a pub, locali, ristoranti e alberghi, purchè il consumo avvenga all’interno del locale; inoltre non sarà il vigore nella notte nell’ultimo dell’anno.
IL VICESINDACO. “Abbiamo affrontato il problema in sede di Comitato per l’ordine pubblico – spiega il vicesindaco – ed insieme a prefetto e questore si è convenuto sulla necessità di adottare provvedimenti strutturali e stabili, e non solo ordinanze temporanee, da affiancare agli altri interventi messi in campo contro abuso di alcol e degrado: campagne di sensibilizzazione verso i giovani, nuove telecamere nelle piazze, cassonetti interrati, oltre alle misure previste nel nuovo regolamento della somministrazione del Comune”.
LE VIOLAZIONI. I dati della Polizia Municipale sono inequivocabili, sottolinea Nardella: “Dai nostri controlli emerge chiaramente che dalle 22 alle 4 del mattino, ovvero gli orari più a rischio, ad incidere di più sull’abuso di alcol sono proprio i minimarket. Nel periodo in cui è stata in vigore l’ordinanza del Prefetto, che vietava la vendita dopo le 22, ne sono stati controllati 52 e sono state rilevate ben 50 violazioni, anche reiterate. Quando poi è scaduta l’ordinanza prefettizia, i gestori hanno subito ripreso a vendere alcol in grande quantità”. Un esempio per tutti: in un minimarket del centro nei giorni scorsi in 40 minuti gli agenti hanno riscontrato la vendita di 61 bottiglie di birra e 3 bottiglie di vino. E spesso la vendita è proseguita anche dopo mezzanotte, in violazione anche del divieto previsto dal Codice della Strada.
LE SANZIONI. Chi non rispetta il divieto rischia una sanzione che va da 500 a 3mila euro; chi ripete la violazione almeno due volte nel corso di un anno, rischia la sospensione dell’attività fino a 20 giorni.“Abbiamo potuto varare questo provvedimento solo ora, grazie al nuovo Codice regionale del commercio, che anche su sollecitazione dell’Anci consente ai Comuni di limitare non solo la somministrazione, bensì anche la vendita di alcolici – aggiunge Nardella – Si tratta di una misura drastica, che tuttavia va combinata con un impegno sempre maggiore di famiglie e scuole nell’educare i giovani ad un consumo consapevole e responsabile dell’alcol”.