sabato, 23 Novembre 2024
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Allerta per vento forte: cosa (non) fare in situazioni meteo difficili

Come comportarsi per evitare pericoli in caso di forti raffiche. I consigli della protezione civile e il sistema di sorveglianza meteo

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In caso di raffiche che possono toccare e anche superare i 100 chilometri orari, la protezione civile emette un’allerta meteo per vento forte, ecco cosa significa in concreto e cosa fare per evitare pericoli. Prima di tutto va chiarito che non si tratta di una previsione del tempo, ma è qualcosa di più ampio: scatta dopo che i servizi meteo hanno segnalato la possibilità di raffiche intense o violente. Vengono quindi valutati i rischi per la popolazione e viene emessa un’allerta per il sistema di sorveglianza del territorio. Insomma vengono messe in guardia le forze di protezione civile e gli stessi cittadini, suggerendo norme di comportamento da tenere.

Allerta gialla, arancione o rossa: cosa significano i colori

Anche per quanto riguarda l’allerta meteo per vento forte sono previsti diversi codici, indicati tramite un colore, dal verde (nessuna problematica prevista) su fino al giallo, all’arancione e al rosso (il massimo grado di rischio), ecco cosa significa questo “codice”:

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  • allerta meteo verde, vento debole – non si prevedono raffiche superiori ai 60 km/h;
  • allerta meteo gialla, vento forte – raffiche fino a circa 80 Km/h, danni circoscritti e pericolo occasionale per le persone;
  • allerta meteo arancione, vento molto forte – raffiche fino a circa 100 Km/h, danni diffusi e pericolo per le persone all’aperto;
  • allerta meteo rossa, vento violento – raffiche superiori ai 100 Km/h, danni estesi e grave pericolo per le persone all’aperto.

Cosa fare se è stata emessa un’allerta meteo per vento forte

Vediamo allora i consigli della Protezione civile su cosa fare e cosa non fare, se è stata emessa un’allerta meteo per vento forte. Il primo aspetto da tenere presente è la prevenzione. Bisogna infatti sincerasi della stabilità delle piante e delle strutture che interessano la propria proprietà (come verande, tende, ecc.) e anche del tetto. Inoltre è importante spostare o mettere in sicurezza gli oggetti potenzialmente pericolosi (ad esempio i vasi dei fiori sul balcone) prima dell’inizio del periodo di allerta.

Una particolare attenzione va posta quando ci si trova all’aperto e sono previste forti raffiche: i rischi sono in infatti quelli della possibile caduta di rami, alberi e tegole, oltre ai possibili danni a strutture provvisore come ponteggi per lavori, verande, tensostrutture leggere e, in estate, agli stabilimenti balneari. Sono possibili isolati blackout elettrici e telefonici, oltre che disagi alla circolazione su strada e ai collegamenti aerei e marittimi.

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Ecco quindi i suggerimenti sui giusti comportamenti da tenere:

  • Fare attenzione all’aperto, in particolare se sono presenti alberi e strutture temporanee o pericolanti;
  • In città fare attenzione alle possibili cadute di oggetti dall’alto (come tegole, cornicioni, vasi);
  • Guidare con attenzione, soprattutto sui tratti esposti alla caduta di piante e sassi;
  • Seguire le indicazioni dell’autorità di protezione civile locale, come ad esempio il Comune;
  • Tenersi aggiornati sull’evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali;
  • In caso di allerta arancione e rossa per vento non sostare in auto o a piedi in prossimità di piante e coperture;
  • In caso di allerta arancione e rossa per vento limitare attività all’aperto e gli spostamenti;
  • In caso di allerta rossa per vento, in casa non stare vicino alle finestre.

Le norme di comportamento sono pubblicate anche sul sito della Regione Toscana.

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Allerta per vento forte, cosa chiude: scuole, parchi, strade?

Come nel caso dell’allerta meteo per pioggia, anche quella per vento non comporta in automatico la chiusura di alcune strutture, come scuole, parchi e strade. È infatti l’autorità di protezione civile locale, ossia il sindaco, a decidere – in base ai possibili rischi – le eventuali limitazioni alle attività con un’ordinanza comunale ad hoc. In genere, in presenza di forti raffiche, i primi a essere chiusi sono i parchi pubblici, per il rischio di cadute dei rami, mentre particolari limitazioni possono essere decise per le attività all’aperto e per la viabilità, nei tratti più esposti al vento. È quindi essenziale informarsi consultando i canali di comunicazione ufficiali del proprio Comune.

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