E’ stato arrestato dai carabinieri il 16enne ritenuto il “leader” di una vera e propria baby gang che, secondo i militari, si era formata nel quartiere di Gavinana.
LA RAPINA. Il minorenne è stato tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale dei minori Firenze, dai carabinieri della Stazione di Bagno a Ripoli con i colleghi della Stazione di Ricorboli. Il 16enne è ritenuto l’autore di una rapina avvenuta lo scorso giugno ai danni di un altro minorenne, minacciato con un coltello a serramanico puntatogli all’addome per portargli via gli occhiali da sole che quest’ultimo aveva sulla fronte.
BABY GANG. Il giovane arrestato è un quasi diciassettenne, cittadino italiano di origini albanese, già noto ai militari dell’Arma per altri simili episodi che lo avevano visto protagonista, in particolare per reati di ricettazione, furto, e lesioni personali e – spiegano i carabinieri – da un po’ di tempo era a capo di una vera e propria baby gang nata nella zona di Gavinana. Proprio insieme ai coetanei, cui si era diventato il leader, avrebbe compiuto bravate e scorribande, fino alla rapina per cui è stato tratto in arresto.
INDAGINI DIFFICILI. Le indagini dei carabinieri, finalizzate a risalire all’autore di quegli episodi, non sono state certo semplici, soprattutto perché il più delle volte le vittime non intendevano denunciare gli episodi di cui erano parte lesa, per timore di ritorsioni o per la volontà di non rovinare la vita di un ragazzo. Nonostante queste difficoltà, dopo aver accertato le responsabilità del 16enne, è stata chiesta nei suoi confronti l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che è stata poi emessa martedì 15 novembre e immediatamente eseguita.
LA MINACCIA. Al momento dell’arresto il minorenne è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico con una lama di 18 centimetri, presumibilmente – spiegano i carabinieri – lo stesso utilizzato per la rapina di giugno. Il 16enne ha minacciato i carabinieri giurando che, non appena tornato in libertà, avrebbe bruciato le loro auto.