È iniziato il pagamento del bonus di 600, l’indennità che spetta ai lavoratori autonomi, ai cococo e alle partite Iva che hanno visto ridursi i loro introiti a causa dell’emergenza coronavirus. Si tratta di uno degli aiuti economici previsti dal primo pacchetto di misure varate dal decreto Cura Italia. Intanto ci sono novità: mentre sul sito dell’Inps è ancora possibile fare domanda per il bonus riferito al mese di marzo, il governo sta pensando a far salire l’indennità di aprile-maggio da 600 a 800 euro.
Inps: pagamento del bonus da 600 euro ad aprile
L’Inps ha annunciato di aver avviato le procedure di pagamento del bonus di 600 euro riferite al mese di marzo: in tutto sono stati 4 milioni i lavoratori che ne hanno fatto finora richiesta, tra autonomi, liberi professionisti, partite Iva, cococo, stagionali, operai agricoli e lavoratori dello spettacolo. Ai primi 1,8 milioni di lavoratori l’indennità è stata già accreditata sul conto corrente, gli altri riceveranno il sussidio entro il 17 aprile.
Si può fare ancora richiesta: a chi spetta il bonus da 600 euro
Intanto è possibile ancora fare richiesta di questa indennità sul sito dell’Inps: per presentare domanda bisogna però collegarsi al portale in orari specifici, perché gli accessi sono stati contingentati. Ecco le finestre per collegarsi: dal lunedì al venerdì dalle ore 16.00 alle 8.00 per i cittadini (dalle 8.00 alle 16.00 per i patronati e gli intermediari abilitati), mentre il sabato e la domenica non ci sono restrizioni.
Per accedere sono necessarie le credenziali Spid oppure un pin semplificato da richiedere all’Inps o ancora si può usare la carta di identità elettronica grazie a un lettore contactless o alla nuova app per smartphone CIE ID (qui i dettagli).
Ecco a chi spetta il bonus da 600 euro, il cui pagamento sarà fatto direttamente sul conto corrente indicato in fase di richiesta:
- partite Iva (attive alla data del 23 febbraio 2020), iscritte alla gestione separata dell’Inps;
- cococo (contratto attivo al 23 febbraio 2020) iscritti alla gestione separata dell’Inps;
- lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’Ago, come artigiani, commercianti, agricoltori;
- lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali che abbiano terminato il rapporto di lavoro dal primo gennaio 2019 al 17 marzo 2020;
- operai agricoli con almeno 50 giornate di lavoro agricolo dipendente nel 2020;
- lavoratori dello spettacolo iscritti al Fondo pensioni dello spettacolo con almeno 30 contributi giornalieri nel 2019 e un reddito inferiore ai 50 mila euro.
A questi si sono aggiunti i professionisti delle casse autonome, per esempio ingegneri, architetti e giornalisti, che però devono fare domanda ai propri istituti di previdenza che hanno stabilito i criteri per l’erogazione del sussidio.
Da 600 a 800 euro: l’indennità sale per aprile-maggio con un nuovo decreto
Entro il mese di aprile arriverà poi una seconda tranche di aiuti in favore di lavoratori e famiglie, per rinnovare e in alcuni casi ampliare quanto previsto dal decreto Cura Italia: per gli autonomi, i liberi professionisti e le partite Iva il governo ha confermato che sta studiando la possibilità di alzare il bonus da 600 a 800 euro in pagamento già alla fine del mese.
Una cifra “verosimile” ha commentato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. “Non pagheremo solo quelli che già sono stati pagati con i 600 euro per marzo – ha detto a ‘Porta a Porta’ – ma anche coloro che avendo i requisiti faranno domanda aggiuntiva: tutti coloro che avranno ricevuto l’indennità di marzo l’avranno entro fine aprile sul conto”.