Si trova nel cuore di uno dei più suggestivi borghi del Chianti, San Donato in Poggio, a pochi chilometri da Firenze. Adesso, dopo secoli, Palazzo Malaspina apre i battenti al pubblico, dopo un imponente restauro deciso dal Comune di Tavarnelle. Il taglio ufficiale del nastro è previsto durante il ponte dell’Immacolata con una serie di eventi.
LA STORIA. Il Palazzo, di origine tardo rinascimentale, ospiterà d’ora in poi eventi, iniziative culturali, mostre fotografiche ma anche degustazioni (nelle storiche cantine) e potrà essere scelto come sede per le nozze civili dai cittadini del borgo e dai “forestieri”. L’edificio, esteso su tre piani per un totale di 600 metri quadrati, è stato prima acquistato dal Comune di Tavarnelle nel 2004, poi sottoposto a un restauro costato 1,1 milioni di euro (700mila euro sono arrivati da contributi regionali e europei). Interventi che hanno permesso di recuperare l’antico aspetto e di dotare il palazzo delle più moderne tecnologie (filo e video diffusione, internet wi-fi), oltre a renderlo accessibile ai diversamente abili.
INAUGURAZIONE TRA NOTE, VISITE E APERITIVO. La “casa di San Donato” aprirà ufficialmente i battenti giovedì prossimo, 8 dicembre, alle ore 16,30. Dopo una visita tra le sale rinnovate, il quintetto “Theorema” eseguirà un concerto con brani di Verdi, Bizet, Rota e Strauss (ore 18,30). Alle 20 sarà possibile gustare un aperitivo offerto dagli esercizi commerciali e di ristorazione di San Donato.
OLIO E MERCATINI NATALIZI. Il 10 dicembre sempre nel Palazzo Malaspina si terrà il workshop “Olio Sapiens”, dedicato all’oro giallo del Chianti, mentre tra sabato e domenica l’edificio rimarrà aperto per le visite in occasione dei mercatini di Natale che si svolgeranno per le vie del Borgo di San Donato.
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IL COMMENTO. “Come nel passato, Palazzo Malaspina sarà connotato da un forte legame con il territorio – spiega il sindaco di Tavarnelle Sestilio Dirindelli – stiamo lavorando con alcuni docenti universitari, le imprese, i cittadini per farne un punto di riferimento culturale, un polo espositivo e promozionale delle produzioni locali, capace di dialogare non solo con la comunità ma con l’intera area circostante”.