lunedì, 18 Agosto 2025
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Calcioscommesse, ombre sulla A. Siena: ”Estranei”, Viareggio: ”Parte lesa”

Non si arresta lo scandalo scommesse che ha investito il calcio, con arresti e indagati. Il presidente del Siena Mezzaroma: ''Sono certo che verrà confermata la nostra totale estraneità ai fatti, osservo però quanto sta accadendo con grande amarezza''. Il Viareggio: ''Parlato non è mai stato un nostro tesserato, siamo parte lesa''. Intanto, nuove ombre si allungano anche sulla serie A. Campionati a rischio?

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Non accenna a fermarsi il nuovo scadalo che ha investito il calcio. Anzi. Dopo gli arresti scattati due giorni fa (eccellente quello di Beppe Signori, finito ai domiciliari), nuove ombra si allungano addirittura sulla serie A, dopo che inizialmente le categorie coinvolte erano risultate essere la B e, soprattutto, la Lega Pro.

SIENA. Intanto, alcune delle società il cui nome era emerso dalle indagini prendono totalmente le distanze dai fatti. “Sono certo che verrà confermata la nostra totale estraneità ai fatti e ribadisco che riponiamo la massima fiducia nell’azione della magistratura, come comunicato ieri con una nota ufficiale della Società – spiega il presidente dell’Ac Siena Massimo Mezzaroma – osservo però quanto sta accadendo con grande amarezza, anche perché provengo da altri sport e sono nel calcio da poco: vedere il nome del Siena associato a vicende come queste, nella consapevolezza dell’estraneità della Società e dei suoi tesserati, è deprimente, tanto da chiedersi se il gioco valga davvero la candela”.

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Questa la nota che aveva pubblicato il Siena: “L’A.C. Siena segue con grande attenzione l’evolversi dell’inchiesta della Procura di Cremona, nei cui confronti esprime la massima fiducia, e osserva in primo luogo e come premessa fondamentale che dagli atti nessuno dei propri tesserati figura tra gli indagati. La Società è certa che il lavoro della magistratura consentirà di escludere, con la massima chiarezza, ogni coinvolgimento dell’A.C. Siena. Sarebbe quindi opportuno usare la massima cautela nella valutazione di una vicenda che rischia di gettare inutilmente fango su una Società che ha conquistato sul campo, solo con le proprie forze, il diritto a disputare il prossimo campionato di Serie A. A tale riguardo l’A.C. Siena valuterà nei prossimi giorni l’ipotesi di tutelare la propria immagine anche nelle opportune sedi giudiziarie”.

VIAREGGIO. Ma anche il Viareggio, a cui inizialmente era stato accostato il nome di Gianfranco parlato, una delle persone finite nel mirino degli inquirenti, non ci sta. “In relazione alle notizie pubblicate stamane dagli organi di stampa riguardanti provvedimenti cautelari a carico di persone accusate di aver condizionato i risultati di partite di calcio (cosiddetto “calcio scommesse”), l’FC Esperia Viareggio srl comunica che il sig. Gianfranco Parlato – incluso nell’elenco degli accusati – è stato impropriamente accostato alla società bianconera presso la quale non riveste nessun incarico né tanto meno è mai stato tesserato. L’FC Esperia Viareggio, in relazione a quanto sopra, diffida chiunque ad associare il nome di Gianfranco Parlato a questa società” .  E ancora: “Facendo seguito al comunicato stampa diramato stamane, l’ F. C. Esperia Viareggio Srl, ribadisce fermamente che giammai il sig. Gianfranco Parlato ha svolto o svolge incarichi per conto ed interesse della società esponente, né come collaboratore esterno, né tantomeno come tesserato della stessa”.

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La società ha poi ribadito la sua totale fiducia nei confronti dei giocatori. “La nostra società – ha spiegato il presidente Dinelli-  nata 8 anni fa, si è sempre basata sui valori della lealtà, del sacrificio, dell’etica ed è stata portata avanti con la convinzione di creare un modello di società vanto per la nostra città, è per questo che questa mattina mi sono sentito affranto e amareggiato, è stato come vedere il frutto di otto anni di lavoro vanificato in soli due giorni. Noi – prosegue Stefano Dinelli – stiamo vivendo un momento molto delicato, domenica ci giocheremo la permanenza in prima divisione e vedere l’immagine che emerge dai quotidiani di oggi mi disturba molto. L’ Fc Esperia Viareggio non ha alcun coivolgimento con gli atti depositati, come si evince dall’ordinanza stessa, ed è nostra intenzione tutelare in tutte le opportune sedi la nostra immagine e il lavoro di 8 anni. Ad inizio stagione quando il mister Scienza sottoscrisse il contratto gli fu comunicato che avrebbe avuto il nostro staff a disposizione, tutte persone che da anni lavorano con noi. Gianfranco Parlato, amico del mister e suo allenatore in Seconda a Legnano, partecipò solo al ritiro per permettergli di trovare squadra, e non è mai stato tesserato. Pertanto non c’è nessun riferimento diretto che possa giustificare l’accostamento tra la nostra società e questa persona”. E ancora: “Riguardo ai calciatori – ha proseguito Dinelli – vorrei invece chiarire che la società ha piena fiducia nei suoi giocatori, e non ha il minimo dubbio sulla correttezza del loro comportamento. Simone Malacarne, giocatore tirato in ballo, non è mai stato contattato da nessuno e gode della nostra piena fiducia, infatti dalle carte processuali non emerge alcuna comunicazione tra i nostri tesserati e le persone coinvolte. In italia la nostra società è presa a modello, è risconosciuto il nostro sacrificio, il nostro lavoro e ci dispiace che a livello locale la nostra immagine ne esca ‘massacrata’ nonostante voi sappiate chi siamo e come lavoriamo. Noi ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e che emergano le responsabilità, di sicuro  in questo processo l’FC Esperia Viareggio è parte lesa e cercherà di tutelare la propria immagine e quella dei suoi tesserati”.

INTERROGATORI. Sul fronte delle indagini, prendono il via oggi al palazzo di Giustizia di Cremona gli interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’inchiesta sul calcio scommesse. Le persone che saranno ascoltate dovrebbero però avvalersi della facoltà di non rispondere.

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