Bollette, autostrade, ricariche telefoniche, benzina al self service, acquisti online, spese mediche detraibili: cosa si può comprare e pagare con le carte per ottenere il bonus di 150 euro e cosa rientra nel cashback 2021? Dopo la sperimentazione di Natale, quest’anno il piano Italia Cashless viaggia a pieno regime. E sono tanti i dubbi su quali spese rientrano e su quali sono le transazioni valide nei negozi per ottenere il rimborso del 10%: il cashback di Stato vale anche per la benzina, per pagare le bollette di luce, acqua e gas, per il pedaggio autostradale, per le spese mediche o per comprare online?
Come funziona, come si può pagare per ottenere il cashback
Per aderire al cashback 2021 è necessario iscriversi sull’app IO dei servizi pubblici. Registrando i vari strumenti di pagamento elettronico (e attivandoli) è possibile ottenere il rimborso del 10% di quanto speso ogni 6 mesi, fino a un bonus massimo di 150 euro. Il primo periodo va dal 1° gennaio al 30 giugno 2021. Il limite di spesa per avere il rimborso è di 1.500 euro in un semestre (150 euro di cashback, appunto), con un importo massimo per scontrino di 150 euro (15 euro massimo di cashback a transazione). I requisiti: essere maggiorenni ed effettuare almeno 50 transazioni elettroniche in 6 mesi.
Quali carte partecipano al cashback? Carte di debito su circuiti internazionali (come Bancomat, Maestro, ecc), carte di credito, carte prepagate, app di pagamento come Satispay, mentre per Apple Pay e Google Pay bisognerà aspettare ancora un po’. Qui il dettaglio su come pagare per ottenere il cashback. Il rimborso arriverà entro i 60 giorni successivi dalla conclusione del semestre di riferimento, dunque entro agosto per il primo periodo 2021.
Cosa si può comprare, cosa rientra e cosa è escluso: il cashback vale per gli acquisti online?
Cosa si può pagare con le carte per ottenere il cashback fino a 150 euro? Di tutto, dal filone di pane al computer portatile, fino al pagamento dell’idraulico o l’avvocato. Non è previsto un importo minimo. Il cashback non vale però per gli acquisti online, come su Amazon o su e-commerce: questo tipo di operazioni è escluso dal programma perché il rimborso del 10% si può ottenere solo per i pagamenti elettronici fatti nei negozi fisici che aderiscono al programma cashless, ad esempio botteghe di vicinato, supermercati, parrucchieri, ma anche se si salda il conto degli artigiani con la carta (come l’elettricista).
Va però chiesto prima all’esercente, se il circuito di pagamenti elettronici di cui usufruisce aderisce al cashback. Per questo si parla di “acquirer convenzionato”. Esclusi poi gli acquisti fatti nell’ambito dell’attività di impresa, arte o professione. Si può invece pagare gli acquisti al momento della consegna a domicilio, a patto che il conto sia saldato con carte grazie a un POS mobile fornito da società convenzionati al cashback di Stato.
Vale anche per le autostrade e per la benzina al self service
Si può pagare con la carta la benzina o il pedaggio delle autostrade per ottenere il cashack di Stato? Sì, nell’iniziativa rientra anche il pagamento della benzina o del carburante diesel se si salda il conto con bancomat, carte o app, anche al self service se l’esercente è tra quelli aderenti al programma. Valgono le regole generali: si possono ottenere massimo 15 euro di cashback per transazione elettronica (quindi per una spesa massima di 150 euro a rifornimento).
Anche il pagamento del pedaggio autostradale con bancomat o carta rientra tra le transazioni valide per il cashback, non quello fatto attraverso il sistema Telepass. E’ possibile controllare sulla app IO le transazioni che concorrono al cashback. Non si vedono subito, ma appena i dati sulle operazioni vengono comunicati dai vari circuiti. Possono servire anche 3 giorni per l’aggiornamento dei dettagli dei movimenti.
Cosa rientra nel cashback 2021: i pagamenti delle bollette online, il bollo auto e la ricarica telefonica?
Nella guida ufficiale che spiega come funziona il cashback e cosa rientra in questa campagna, vengono specificate le regole anche per il pagamento delle bollette. Non si può richiedere il rimborso per le operazioni eseguite presso gli sportelli bancomat (quelli che in gergo si chiamano ATM) come ad esempio prelievi di contante, ricarica telefonica allo sportello automatico e via dicendo. Escluso anche il pagamento ricorrente di utenze e bollette con addebito su carta o su conto corrente.
Se però il pagamento delle bollette viene effettuato con carte elettroniche in punti vendita fisici che si appoggiano a circuiti convenzionati, queste spese rientrano nel cashback. Ad esempio se si pagano le bollette di luce, acqua e gas in tabaccheria, alle ricevitorie, alle poste o al supermercato usando la carta, queste transazioni sono valide per il cashback. In questo modo si può maturare il rimborso e concorrono solo 150 euro per transazione. Stesso discorso per la ricarica del telefonino e il bollo auto: il cashback è riconosciuto se si paga con la carta in punti di vendita fisici e non agli sportelli automatici delle banche, sull’home banking o sul web. Allo stesso modo il cashback è escluso per chi sceglie di pagare le bollette online.
Infine, a differenza della lotteria degli scontrini, nel cashback rientrano le spese mediche, per visite e per i farmaci (che sono inoltre detraibili), ma anche in questo caso devono essere pagate con bancomat e carte attraverso un POS di un circuito convenzionato. Va ricordato che concorrono al rimborso solo 150 euro per ciascuna transazione. Tutti i chiarimenti nelle FAQ di Italia cashless.