domenica, 18 Maggio 2025
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Come ti sopravvivo all’agosto in città

Se i ritmi sono più rilassati, per gli anziani che rimangono soli (complice anche il caldo) la vita si complica: ecco i servizi studiati per loro. E Firenze si ''divide'': centro pieno di turisti, in periferia molti negozi chiusi.

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Certo, non sono più quei deserti del passato, dove anche trovare un litro di latte poteva essere una “mission impossible” o dove non era poi così raro rimanere le uniche “sentinelle” del proprio condominio, ma le città d’agosto vivono comunque una vita a sé. Nel bene e nel male. E Firenze non fa eccezione.

ESODO. Se i ritmi sono (piacevolmente) rilassati e il traffico un lontano ricordo, per chi è solo – soprattutto se anziano – la vita può però  complicarsi più del solito, complici il caldo, l’assenza “per ferie” di parenti e vicini di casa e magari la chiusura del negozio dietro l’angolo (soprattutto nelle zone meno centrali). Ecco allora una sorta di guida per chi questo agosto resta in città. Partendo proprio dagli anziani che – numeri alla mano – rappresentano un quarto della popolazione fiorentina, con circa 30mila di loro (più di uno su tre) che vivono da soli.

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SOS ANZIANI. Tra i servizi pensati ad hoc per loro dal Comune c’è “Aiuto Anziani” (numero verde 800.80.16.16), attivo fino all’inizio di settembre, che può essere contattato da chi si viene a trovare in un improvviso stato di bisogno per ricevere  assistenza domiciliare, spesa o pasti a domicilio, o per essere accompagnato dove necessita, ma anche per ottenere informazioni su  attività e servizi presenti in città e sui negozi aperti, oltre che per avere un sostegno telefonico. Ci sono poi, sempre per gli anziani, la “sorveglianza attiva”, che prevede regolari contatti telefonici con le persone a rischio, più o meno frequenti in base alle condizioni atmosferiche, e progetti ricreativi e di socializzazione – organizzati dal volontariato e sostenuti da Palazzo Vecchio – come gite, visite ai musei, attività motoria e altro ancora.

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SARACINESCHE GIU’. Poi (in questo caso per tutti, e non solo per gli anziani) c’è la questione dei negozi. In agosto – dicevamo – le città non si trasformano più in “deserti” di bandoni abbassati l’uno dopo l’altro, come accadeva fino a qualche anno fa. Però c’è un però. Perché quest’anno, sostiene Confesercenti, in queste settimane (più o meno dal 6 al 20) Firenze vive – più che in passato – una sorta di doppia vita: più negozi aperti in centro rispetto alla scorsa estate, situazione opposta nelle periferie.

CHI CHIUDE E CHI RESTA APERTO. “Traducendo” in numeri questa situazione, la stima è che nel cuore della città gli esercizi di prima necessità che resteranno aperti saranno circa il 40% (con un aumento del 5% rispetto al 2010), mentre nelle periferie non si arriverà al 25%. Fare spese, insomma, potrà non essere così facile. Perché questa situazione? “È la crisi, bellezza”, si potrebbe rispondere. Crisi che, se da un lato porta a ridurre la durata delle vacanze, dall’altro le concentra tutte nello stesso periodo, quello di Ferragosto. Scelta quasi “obbligata”, quindi, anche per i commercianti. E anche gettando lo sguardo oltre le ferie, la situazione non appare più rosea: “Tra gli operatori del commercio la preoccupazione per l’autunno è forte”, sostiene Massimo Vivoli, presidente regionale di Confesercenti.

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