In Italia si parla insistentemente delle comunità energetiche rinnovabili, ma cosa sono? Si tratta di un modello innovativo per la produzione, la distribuzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili. Gli obiettivi sono due, collegati tra di loro: la lotta allo spreco energetico e la condivisione di un bene fondamentale ad un prezzo concorrenziale.
La definizione esatta di cosa sono le comunità energetiche rinnovabili è questa: si tratta di un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali o piccole e medie imprese che decidono di unire le proprie forze per dotarsi di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili.
Comunità energetiche rinnovabili: cosa sono e come partecipare
Dopo aver spiegato cosa sono le comunità energetiche rinnovabili, è bene chiarire quali sono le caratteristiche necessarie per far parte di una energy community. Per essere parte attiva di questa innovazione l’aspetto migliore è avere un impianto fotovoltaico con accumulo: in alternativa si può essere parte del cambiamento energetico da consumer. In questo caso serve ad esempio l’accesso a una piattaforma digitale che gestisce le comunità energetiche. Di certo tale comunità, per antonomasia, è aperta a tutti.
Cosa accade a Firenze per il caro energia
Non è facile capire cosa sono le comunità energetiche rinnovabili e come far parte attivamente di questa associazione. Intanto però, in Toscana qualcosa si muove. Nel corso del Consiglio delle grandi aziende in Palazzo Medici Riccardi, il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella ha proposto di realizzarne una in ogni Comune della Metrocittà.
“La comunità energetica – ha spiegato – è il nuovo modello che consentirebbe di mettere insieme le energie, imprese, istituzioni pubbliche e cittadine, per abbattere il costo dell’energia, per realizzare impianti di energia pulita, come gli impianti fotovoltaici, ed aiutare anche le famiglie”. Nardella ha detto che sarà usato anche il piano di 40 milioni per gli impianti fotovoltaici sulle scuole per lanciare queste comunità energetiche. Massima attenzione ad un problema che fino ad un anno fa sembrava lontanissimo: invece il caro bollette oggi è la drammatica attualità, tant’è che nelle settimane scorse il Comune di Firenze ha ipotizzato di abbassare l’intensità dei lampioni e ricorrere allo smar working per ridurre i costi energetici.