Si avvicina la chiusura del consolato USA di Firenze dopo più di due secoli: è questa l’intenzione del governo americano, che per bocca del segretario di Stato statunitense Marco Rubio ha annunciato un piano di riorganizzazione completo. I tagli riguardano in particolare il Dipartimento di Stato a stelle e strisce, da cui dipendono le sedi diplomatiche sparse per il mondo. Nella lista delle 10 ambasciate e dei 17 consolati che saranno chiusi, soprattutto tra Europa e Africa, anche gli uffici di lungarno Vespucci.
Il piano di riorganizzazione delle sedi diplomatiche
“La burocrazia dilagante ha creato un sistema più legato a un’ideologia politica radicale che alla promozione degli interessi nazionali fondamentali dell’America – si legge in una nota di Rubio -. Ecco perché oggi annuncio un piano di riorganizzazione completo che porterà il Dipartimento nel XXI secolo”. Secondo il segretario di Stato il Dipartimento oggi “è gonfio, burocratico e incapace di svolgere la sua missione diplomatica”, con costi lievitati negli ultimi 15 anni.
Stando a quanto riportato dai media americani, il piano prevede una riduzione del personale del 15% negli Usa e la chiusura o fusione di più di 100 uffici a livello mondiale, con una riduzione da 734 a 602, mentre 137 saranno trasferiti in altre sedi.
La chiusura del consolato americano a Firenze: i dubbi della comunità USA
Le indiscrezioni su una possibile chiusura del consolato americano a Firenze circolavano ormai da settimane, con le scuole USA presenti in città che avevano avanzato dubbi per le difficoltà a cui sarebbero andate incontro con l’eliminazione della sede diplomatica di lungarno Vespucci. Probabilmente le funzioni dell’ufficio di Firenze, che è stato aperto nel 1819 e in cui sono impiegati 18 dipendenti italiani e 3 diplomatici statunitensi, saranno trasferite all’ambasciata di Roma.
La sindaca Sara Funaro, già lo scorso mese, aveva dichiarato di tenere alta l’attenzione sul possibile stop al consolato. Si stima che a Firenze siano presenti 18.000 studenti americani che salgono a quota 85.000 se si prende in considerazione l’intero territorio della circoscrizione (Toscana, Emilia Romagna e San Marino).